La Russia non ritira le truppe e in Borsa scoppiano le vendite ma a Piazza Affari piovono soldi su questo titolo

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La crisi ucraina continua a tenere banco e fa passare in secondo piano una serie di temi economico finanziari importanti. In USA ieri la FED ha reso note le minute relative all’ultima riunione del FOMC. Oggi ci sono stati i dati sulle richieste dei sussidi di disoccupazione sempre in USA e il dato ha sorpreso gli analisti. Inoltre, a Piazza Affari, se le blue chip sono deboli, alcuni titoli minori hanno messo a segno rialzi importanti. Un titolo in particolare è salito di oltre il 9%.

La crisi ucraina sembrava inserita sul binario della risoluzione diplomatica e ieri gli analisti avevano dato credito a questa soluzione. Tuttavia ieri gli investitori avevano mantenuto un atteggiamento prudente in attesa di conferme che effettivamente il pericolo dell’invasione si allontanasse. Però la Russia non ritira le truppe, infatti oggi le dichiarazioni del nostro Presidente del Consiglio Draghi rivelano che in realtà il pericolo di invasione è alto. Secondo l’ambasciatrice USA all’ONU l’invasione sarebbe imminente.

Così le Borse, che fino a metà giornata si erano mantenute attorno alla pari, hanno iniziato a scendere. Al termine della seduta tutti i principali indici hanno chiuso in rosso. L’indice Euro Stoxx ha perduto lo 0,6%, la Borsa tedesca lo 0,7%, Londra lo 0,8% mentre Parigi ha limitato il calo allo 0,2%.

La Russia non ritira le truppe e in Borsa scoppiano le vendite ma a Piazza Affari piovono soldi su questo titolo

Al momento della chiusura delle Borse in Europa, i tre maggiori indici a Wall Street stavano perdendo oltre l’1%. Sulla Borsa americana hanno pesato anche le minute del FOMC pubblicate ieri e i dati sulle richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione. Queste, a sorpresa, sono salite, sorprendendo le attese degli analisti. Riguardo le minute del FOMC emerge la preoccupazione della FED per l’inflazione, che si sta diffondendo dai settori colpiti dalla pandemia all’intera economia.

Se ieri Piazza Affari si era dimostrata la più resiliente alle vendite, oggi il Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) ha fatto peggio degli altri indici europei. La Borsa italiana è calata dell’1,1% e i prezzi hanno chiuso a 26.669 punti. Pesanti ribassi hanno colpito il paniere delle blue chip. Su 40 titoli ben 10 hanno chiuso con cali superiori al 2%. BPER Banca è stata la peggiore, con un calo quasi del 4%. La migliore è stata Atlantia che ha guadagnato quasi l’1%, chiudendo a 16,7 euro.

Sul resto del listino spicca il balzo di ePrice. L’azione ha guadagnato il 9,6% chiudendo a 0,031 euro grazie alla notizia dell’interessamento della società Negma Group a ripatrimonializzare la società. Obiettivo di Negma è di trasformare ePrice in una investment company in aziende attive nel settore della tecnologia. Gli investitori hanno apprezzato il progetto e hanno comprato l’azione a piene mani.

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