L’ultima volta che ci siamo occupati delle azioni MFE B avevamo dovuto, nostro malgrado, concludere che dopo l’entusiasmo iniziale le azioni MFE B avevano ripreso da dove si era interrotto il cammino ribassista di Mediaset. Tanto che le quotazioni sono tornate a vedere livelli di prezzo che mancavano da inizio 2021. A testimonianza delle difficoltà di questo titolo ricordiamo che nell’ultimo anno ha avuto una performance negativa per circa il 50% a fronte di un settore di riferimento che ha avuto una performance media negativa del 15% circa.
Nel corso della settimana appena conclusasi, però, qualcosa potrebbe essere cambiato. Tutto è partito da una notizia secondo la quale MFE avrebbe deciso di non presentare alcuna offerta per i canali francesi (Gulli, 6Ter, Tfx) messi in vendita da Tf1 e M6 che puntano a ottenere il via libera per la fusione entro il 2022. Quindi, lo stop alla campagna di Francia fa volare le azioni MFE che potrebbero finalmente invertire al rialzo.
La valutazione del titolo MFE B
Allo stato attuale qualunque sia l’indicatore utilizzato il titolo risulta essere sottovalutato. Ad esempio, il rapporto prezzo/utili (PE) esprime una sottovalutazione del 50% circa. Questo livello di sottovalutazione è confermato sia dal Price to Book ratio che dal fair value calcolato con il metodo del discounted cash flow.
Dello stesso parere sono gli analisti che danno un giudizio medio mantenere con un prezzo obiettivo medio che esprime una sopravvalutazione del 15% circa.
Lo stop alla campagna di Francia fa volare le azioni MFE che potrebbero finalmente invertire al rialzo: le indicazioni dell’analisi grafica
Le azioni MFE B (MIL:MS) ha chiuso la seduta del 11 febbraio a quota 1,194 euro in ribasso dello 0,91% rispetto alla seduta precedente.
Time frame settimanale
La proiezione in corso è ribassista, ma l’ultima settimana potrebbe avere dato una forte spinta al rialzo. Come si vede dal grafico, infatti, è stato superato il primo ostacolo della nuova proiezione rialzista in area 1,167 euro. A questo punto il raggiungimento del I obiettivo di prezzo in area 1,284 euro diventa molto probabile. Una chiusura settimanale, poi, superiore a quest’ultimo livello aprirebbe le porte a un ulteriore allungo rialzista verso la massima estensione in area 1,664 euro (III obiettivo di prezzo).
Qualora, invece, si dovesse continuare al ribasso, gli obiettivi sono quelli indicati in figura dalla linea continua. Una conferma in tal senso si avrebbe con una chiusura settimanale inferiore a 1,167 euro.