Attenzione a questa truffa su WhatsApp nella quale si potrebbe facilmente cadere

WhatsApp

Durante la pandemia abbiamo usato WhatsApp con grandissima frequenza. Per tanti è diventato il primo strumento utilizzato per inviare e ricevere messaggi. Anche per le telefonate video si utilizza questa utile app che permette, con facilità, anche agli anziani di poter vedere i propri famigliari, senza rischio di contagio.

Siamo tutti in buona compagnia visto che nel mondo si calcola sia utilizzata da più di un miliardo e mezzo di utenti attivi. Come era facile prevedere, però, anche i pirati informatici hanno utilizzato, per fini illegali, l’applicazione, al fine di raggirare, con delle truffe, ignari utenti. Con una buona percentuale di successo perché, purtroppo, sono tante le persone che denunciano sottrazione di soldi o identità da parte di questi cybercriminali. Bisogna sempre vigilare sui raggiri e ora fare anche attenzione a questa truffa su WhatsApp nella quale si potrebbe facilmente cadere. Su ProiezionidiBorsa cerchiamo di informare sempre tempestivamente raccontando questi trucchi disonesti, come nel caso della truffa che simula un messaggio ricevuto dagli amici.

I criminali però sono sempre alla ricerca di un nuovo modo per fare soldi a spese degli utenti. E in una maniera apparentemente innocua, per questo bisogna vigilare.

Attenzione a questa truffa su WhatsApp nella quale si potrebbe facilmente cadere

Si potrebbe intitolare come la truffa del “Scusa ma chi sei?” che è un messaggio che in tanti si sono visti recapitare da un numero senza identità. Si gioca sulla gentilezza. Chi lo ha spedito, fa seguire un altro messaggino del tipo “Ti ho trovato nella mia rubrica ma non ricordo chi tu sia”. Una persona vigile capisce che questa è una sorta di trappola in stile “caramella da uno sconosciuto”. Che, come ci insegnano fin da piccoli, non vanno mai accettate. Purtroppo, c’è ancora chi ci cade. In pratica, ti fanno credere di conoscere l’interlocutore, di avere il suo numero, ma che non ricordano quando e come lo abbiano avuto.

In realtà, i truffatori utilizzano un numero VoIP (Voice over Internet Protocol) pur essendo vietato da WhatsApp, provando così a mandare lo stesso messaggio a utenti a caso. Qualcuno, in buona fede, è portato a rispondere fornendo nome e cognome. Una volta conquistata la fiducia, il cybercriminale inizierà a gettare la sua rete per carpire più informazioni possibili come, ad esempio, età, studi, lavoro, famiglia. Sembra impossibile, ma alcuni rispondono convinti di fare un favore al proprio interlocutore, in particolare se sono anziani o minori.

Queste richieste di informazioni mirano a rubare dati sensibili

Scatta successivamente la richiesta di diventare amici anche su un social, come Facebook o Instagram dove sono conservate le foto. Questo permette loro di accedervi e modificarle in modo poi da poter ricattare la vittima. Che per non vedere divulgata la foto ritoccata è disposto a pagare. Ricatto che non si esaurisce quasi mai con il primo invio di denaro, ma va avanti a oltranza. Per questo motivo bisogna ricordarsi sempre di rendere accessibile la foto del profilo WhatsApp solo ai propri contatti. Basta andare in Impostazioni e poi selezionare Account, Privacy, Immagine del Profilo dove si spunterà la voce “I miei Contatti”. Vale sempre la regola di base di non accettare o aprire messaggi da chi non si conosce e di vigilare