Secondo AIOM, Associazione Italiana di Oncologia Medica, ogni giorno in Italia ci sono 1.000 nuovi casi di tumore. Molti di questi non danno scampo anche se l’indagine riporta che aumentano le percentuali di sopravvivenza. Le donne si dimostrano più resistenti degli uomini con una percentuale di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi del 65%, contro il 59,4% dell’uomo. Una delle peggiori patologie è quella del tumore del sangue, il mieloma. Oltre a polmone e colon anche questo tumore è terribile e colpisce prevalentemente oltre i 50 anni.
Il tumore più diffuso nella popolazione maschile è quello alla prostata, che colpisce il 18,5% degli uomini. Per le donne il tumore più diffuso è quello della mammella, che affligge quasi una donna ogni 3. Il tumore del colon retto colpisce circa il 12% della popolazione, con una leggera prevalenza degli uomini sulle donne. Il tumore al cervello non è tra i più diffusi ma è tra i più letali. Queste sono le spie di un tumore al cervello e questi i fattori di rischio da evitare assolutamente.
Oltre a polmone e colon anche questo tumore è terribile e colpisce prevalentemente oltre i 50 anni
Stupisce l’incidenza del tumore al polmone che è doppia negli uomini (14% della popolazione maschile), rispetto a quella delle donne (7%). I polmoni, spesso sottovalutati, sono organi delicatissimi e importantissimi. Per esempio, il Covid 19 crea una polmonite interstiziale che può essere letale.
Il mieloma è una forma tumorale che non rientra tra le patologie più diffuse, purtroppo è pericolosa come quella al colon o al polmone. Il mieloma è un tumore che attacca alcune cellule contenute nel midollo osseo. Queste cellule hanno un ruolo fondamentale perché sono responsabili della produzione degli anticorpi che difendono l’organismo dalle infezioni.
La medicina non è riuscita ancora ad individuare le cause di questa terribile malattia. Tuttavia ha escluso che possa essere trasmessa in via ereditaria e alcuni studi hanno individuato quali possono essere i fattori di rischio.
Il mieloma attacca prevalentemente adulti con una età superiore ai 50 anni. Le statistiche suggeriscono che solamente il 2% degli ammalati ha meno di 40 anni. Gli adulti con oltre i 65 anni di età sono i più a rischio, con una leggera prevalenza del sesso maschile su quello femminile.
La medicina avrebbe verificato che l’obesità è uno dei fattori che i medici pensano possano favorire questo tumore del sangue. Anche una preesistente gammopatia monoclonale di significato indeterminato, ovvero un eccessivo accumulo nel sangue di paraproteine, è un fattore di rischio. Infine la medicina pensa che alcuni fattori ambientali possano favorire l’insorgere del mieloma, per esempio esposizioni a radiazioni o sostanze tossiche.
Approfondimento