Con la giornata di oggi rimangono solo due sedute alla fine della settimana della Borsa. Il torello tanto auspicato per Piazza Affari ancora non si vede. Ma se la Borsa di Milano rimane ferma, in Europa qualcosa si muove. Le Borse europee ieri hanno reagito in modo atipico ad una notizia economica molto importante. La strana reazione delle Borse europee lascia pensare che forse il quadro azionario stia cambiando.
Dagli USA un dato importante per i mercati azionari
Cosa è accaduto ieri di tanto atipico sui mercati azionari del Vecchio Continente? Un dato economico molto importante in arrivo dagli Stati Uniti è stato diffuso alle 14:30. Il dato riguardava l’andamento dei prezzi al consumo in USA nel mese di settembre.
Gli operatori finanziari attendevano con ansia questa informazione perché dal risultato potevano intuire le future mosse della FED sui tassi di mercato. Il dato è stato peggiore delle attese. Negli Stati Uniti l’inflazione nel mese di settembre è salita dello 0,4%. Gli analisti si aspettavano un rialzo dello 0,3%. Ovviamente questo nuovo incremento dell’inflazione negli Stati Uniti avvicina sempre di più la fine della politica monetaria accomodante della FED. Inoltre il dato favorisce un aumento anticipato dei tassi d’interesse.
La strana reazione delle Borse europee lascia pensare che forse il quadro azionario stia cambiando
Gli operatori finanziari temono la fine della politica accomodante da parte della banca centrale americana, ma anche di quella europea. L’aumento dei tassi d’interesse fa ancora più paura. Eppure ieri le Borse europee non hanno reagito al dato negativo sull’inflazione e al termine della seduta molte hanno chiuso in rialzo. I 2 mercati azionari più importanti, quello francese e tedesco, hanno chiuso con un guadagno dello 0,7%. Questo rialzo corale delle Borse in reazione all’aumento dell’inflazione, può far pensare che lo scenario sui mercati azionari stia cambiando. Attenzione, una rondine non fa primavera. Vedremo nelle ultime due sedute di questa settimana se effettivamente queste sono le premesse per una nuova fase rialzista.
Purtroppo ieri al rialzo corale non ha partecipato Piazza Affari. La Borsa di Milano per l’ennesima volta ha chiusa attorno allo zero, zavorrata dai titoli bancari. Il titolo peggiore delle blue chips è stato Unicredit che comunque rimane sui massimi degli ultimi 18 mesi.
Oggi per la Borsa di Milano i livelli da monitorare sono ancora quota 26.000 punti al rialzo e il supporto a 25.800 punti al ribasso. Se il Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) riuscirà a superare i 26.000 punti potrà spingersi fino a 26.300 punti. Al ribasso una discesa sotto 25.800 punti porterà i prezzi a 25.500 punti.
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