Dal Report Legambiente 2021 ecco le Regioni con il maggior numero di spiagge libere

spiaggia mare

La spiaggia libera è diventata ormai un miraggio. Sì, perchè le concessioni balneari la fanno da padrone e aumentano sempre di più. Ciò significa che aumentano notevolmente le difficoltà per chi vuole godersi un pò di mare gratis. Infatti, accanto al problema delle concessioni, occorre considerare quello morfologico, considerato che alcuni litorali sono rocciosi.

Dunque, cosa fare per poter andare al mare senza dover ogni giorno spendere un occhio della fronte? Esistono spiagge libere in Italia o sono sparite del tutto? Ebbene, dal Report Legambiente 2021 ecco le Regioni con il maggior numero di spiagge libere.

Dal Report Legambiente 2021 ecco le Regioni con il maggior numero di spiagge libere

Dove trovare spiagge libere?

La regola è che il bagnante potrebbe collocarsi anche dove ci sono stabilimenti balneari ma nei primi 3-5 metri dal mare. Tuttavia, a qualcuno non piace stare in mezzo agli ombrelloni, quasi calpestato dai bagnanti del lido.

Dunque, passiamo ad esaminare cosa è emerso dal Report di Legambiente 2021. Anzitutto, questo ha passato alla disamina quante sono le concessioni balneari Regione per Regione. Ciò in modo da ricavare qual è la percentuale di litorale occupato dagli esercizi a pagamento.

Il dato emerso è abbastanza preoccupante in quanto più della metà delle spiagge è a pagamento. Si pensi che dei litorali di Liguria, Emilia-Romagna e Campania quasi il 70% delle spiagge è riservato agli stabilimenti balneari.

Il dato preoccupante

Quali sono allora, le Regioni con maggior numero di spiagge libere? Vediamole una per una, da quella con maggiore disponibilità di superficie balneare in via decrescente.

Molise: 80,4%; Friuli-Venezia Giulia: 79,7%; Sardegna: 79,3%; Sicilia: 77,6%; Basilicata: 71,8%; Calabria: 70,6%. Poi, a seguire: Puglia: 60,9%; Veneto: 60,5%; Lazio: 59,2%; Abruzzo: 51,9%; Toscana: 47,3%; Marche: 38,1%. Infine: Campania: 31,9%; Emilia-Romagna: 30,5%; Liguria: 30,1%.

Tuttavia, va considerato che una percentuale di esse è rappresentata da aree dichiarate non balneabili a causa dell’inquinamento. Quindi, in definitiva, le spiagge libere effettivamente fruibili in Italia sono circa il 40% del totale. Ciò considerato proprio il numero degli stabilimenti a pagamento e i divieti di balneazione.

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