Assurdo ma vero, lo Stato paga le spese legali a determinate categorie di soggetti sotto forma di bonus

spese legali

Assurdo ma vero, lo Stato paga le spese legali a determinate categorie di soggetti sotto forma di bonus. Vediamo come si ottiene e a chi spetta. Anzitutto diremo che tra i tanti bonus e incentivi previsti dalla Legge di Bilancio non deve certo sfuggirci quello per le spese legali.

Tuttavia, esso viene a riconoscersi solo in casi specifici. In particolare, a partire dal primo gennaio 2021, lo Stato rimborsa le spese legali sostenute dagli imputati. È necessaria, però, l’assoluzione con formula piena. A tale scopo, si è istituito un Fondo con una dotazione annua di 8 milioni di euro per il 2021.

Come si ottiene il bonus spese legali

Per rendere operativa la legge, il Ministero della Giustizia dovrà emanare il decreto attuativo, entro 60 giorni. Questi decorrono dall’approvazione della Legge di Bilancio.

Con esso si specificheranno i criteri per l’erogazione del beneficio. Inoltre, i rimborsi spettano solo per le sentenze di assoluzione che diventeranno irrevocabili dopo l’entrata in vigore della Legge di Bilancio. Questo significa che se l’assoluzione è intervenuta prima del primo gennaio 2021 non si avrà diritto al bonus.

Chi ne ha diritto

Vediamo, adesso chi ha diritto al bonus legale. Come anticipato, presupposto indispensabile del diritto al bonus legale è l’assoluzione pronunciata con formula piena nel modo seguente: “perchè il fatto non sussiste”, “per non aver commesso il fatto”. E ancora “perchè il fatto non costituisce reato e non è previsto dalla legge come reato”.

Non si avrà diritto al rimborso, invece, quando l’assoluzione ricorre solo per un capo di imputazione, in caso di estinzione del reato per prescrizione o amnistia. Inoltre, se si ottenga per depenalizzazione dei fatti oggetto di imputazione.

A quanto ammonta e come si chiede

Il tetto massimo di rimborso ottenibile è pari a 10.500 euro. Esso verrà erogato in in quote di pari importo. Suddivise in tre anni.

Per richiederlo sarà necessario produrre alcuni precisi documenti. E cioè la fattura fatta dal difensore, il parere di congruità dei compensi emesso dal Consiglio dell’Ordine di appartenenza dello stesso. Infine, occorre l’attestazione di irrevocabilità della sentenza di assoluzione, rilasciata dalla Cancelleria.

Ecco, dunque, spiegato perchè sembra assurdo ma è vero: lo Stato paga le spese legali a determinate categorie di soggetti sotto forma di bonus.

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