Per chi non vuole rinunciare mai ai piaceri del cibo, cosa scegliere tra cioccolato al latte e fondente e quali sono le differenze? Perché per i due tipi di cioccolato cambiano non solo i valori nutrizionali. Ma pure gli utilizzi in cucina a partire, per esempio, dalla preparazione dei dolci e dei dessert.
Ecco cosa scegliere tra cioccolato al latte e fondente e quali sono le differenze
Nel dettaglio, il cioccolato al latte è il migliore da mangiare sotto forma di tavolette. E questo perché rispetto al cioccolato fondente è decisamente più morbido. E quindi è più facile da rompere con i denti. Non a caso ai bambini si dà sempre la tavoletta di cioccolata al latte e non il cioccolato fondente. Quest’ultimo, oltre per la sua durezza, si distingue pure per avere una percentuale maggiore di cacao.
Quando ha un contenuto di cacao sopra il 50%, il cioccolato fondente è perfetto, inoltre, per la preparazione dei dolci e pure dei dessert. Mentre il cioccolato al latte è meno indicato in quanto è decisamente più sensibile al calore. E questo proprio perché nel cioccolato al latte c’è la caseina.
Dal prezzo ai benefici alla salute, ecco chi vince la sfida
Per chi, invece, sul cioccolato è sempre molto attento al prezzo, allora, per economicità, a vincere la sfida, è di sicuro il cioccolato al latte. E questo perché più aumenta la percentuale di cacao che è contenuta nel fondente, più il prezzo, a parità di quantità di prodotto, tenderà inesorabilmente a salire.
Nello scegliere per i benefici alla salute, senza guardare al prezzo, allora il fondente è da preferire sempre al cioccolato al latte. E questo perché nel fondente, che ha più cacao, ci sono anche più antiossidanti. Ovverosia i cosiddetti polifenoli che nel cacao hanno delle spiccate proprietà salutistiche peraltro confermate anche da studi scientifici.