Allergie addio grazie ad un insetto, ecco l’incredibile scoperta scientifica

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Possono tirare un sospiro di sollievo tutti coloro che soffrono di allergia. Perché? Diversi studi hanno dimostrato come un piccolo insetto può ridurre significativamente le concentrazioni del polline di Ambrosia artemisiifolia, ovvero il polline che provoca allergie di vario genere che comporta una serie di sintomi che vanno dalla rinite alla congiuntivite allergica, sino all’asma. Di quale insetto si parla? Del coleottero Ophraella communa (O. communa).

Ecco cosa dicono gli esperti

Sono diverse le ricerche in merito che hanno permesso di arrivare a questa conclusione. Innanzitutto, la COST, European Cooperation in Science and Technology che ha messo in comunicazione un gruppo di scienziati provenienti da diverse zone del mondo tra cui anche l’Italia. Infatti, tra le varie professionalità spiccano ricercatori dell’Università di Friburgo e l’ETH di Zurigo (Svizzera), l’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) della Città metropolitana di Milano (Italia), l’Università di Worcester (Regno Unito), l’Università di Leida (Olanda), l’Università delle Risorse Naturali e delle Scienze della Vita di Vienna (Austria), l’Università di Novi Sad (Serbia) e la Rete Francese di Monitoraggio Aerobiologico.

Allergie addio grazie ad un insetto, ecco l’incredibile scoperta scientifica

Secondo lo studio interdisciplinare, nel 2013, a causa dell’Ambrosia circa 13, 5 milioni di persone erano affette da disturbi e fastidi legati alle allergie.

Da sottolineare che sotto il termine Ambrosia si racchiudono circa 40 specie di erbe annuali o perenni, spesso aromatiche allergizzanti. Tali piante sono presenti in gran quantità nel Nord America, ma attualmente presenti anche in Europa centrale, in più di 30 Paesi. Il Italia la sua maggiore concentrazione si trova nelle zone settentrionali. Secondo gli scienziati queste specie allergizzanti, grazie ai cambiamenti climatici e all’aumento delle temperature, stanno proliferando a macchia d’olio.

Il complesso studio, consultabile cliccando qui, ha dimostrato che O. communa, ovvero il coleottero può ridurre dell’82% il polline di Ambrosia. Un esperimento che non avvenuto oltre Oceano ma a Milano, in una zona in cui è presente sia l’Ambrosia che il coleottero. Quest’ultimo, in buona sostanza, attacca la pianta di Ambrosia, tanto da impedirne la fioritura che provoca il rilascio di polline.

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