Le malattie infantili che danno diritto alla pensione di invalidità INPS

assistenza

Gli Esperti di Proiezionidiborsa ci aiuteranno ad individuare le malattie infantili che danno diritto alla pensione di invalidità INPS. L’arrivo di un assegno pensionistico mensile di sicuro non pone rimedio alla disabilità che colpisce il piccolo paziente. Pur tuttavia, a livello economico, costituisce almeno un punto di partenza per affrontare le spese e gli investimenti che la cura di alcune patologie richiede. Soprattutto per quei genitori che non lesinano sui costi delle terapie, dell’assistenza a domicilio o in centri specializzati e degli interventi riabilitativi. Si tratta di misure assistenziali grazie a cui sperano di offrire una qualità di vita migliore al proprio figlio. Di qui il ricorso a personale sanitario con competenze specifiche, così come l’acquisto di alcuni elevatori e l’abbattimento di barriere architettoniche. Tutti interventi che comportano l’esborso di notevoli somme di denaro di cui non sempre le famiglie dispongono.

L’articolo 2 della Legge n. 118/1971 riconosce un supporto alla disabilità anche agli invalidi di età inferiore ai 18 anni. Purché i richiedenti presentino “difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età”. Non a caso, l’INPS assicura il trattamento previdenziale ai soggetti che presentano una riduzione o compromissione significativa delle abilità quotidiane e lavorative. Ad esempio, la Redazione chiarisce questa condizione nell’articolo “Le 3 malattie cardiache che danno diritto alla pensione di invalidità”. Chi soffre di alcune patologie invalidanti non è infatti più capace di provvedere a se stesso e di procurarsi il necessario per il sostentamento. A maggior ragione in presenza di minorenni ecco perché prendiamo in esame le malattie infantili che danno diritto alla pensione di invalidità INPS.

Le malattie infantili che danno diritto alla pensione di invalidità INPS

La procedura per ottenere la pensione di invalidità non si discosta da quella che seguono gli invalidi maggiorenni. La visita di accertamento che l’INPS gestisce assegna il 100% di invalidità al minore che presenta paralisi cerebrale con emiplegia o atassia. Chi soffre di sindrome atassica  non ha la coordinazione muscolare, ha problemi alla colonna vertebrale e ai nervi periferici. A questi disturbi si associano spesso la difficoltà di deglutire, l’incontinenza e movimenti inconsulti dei diversi arti, della testa e del busto. Il minore con paralisi cerebrale  con emiplegia presenta difficoltà nella gestione dei movimenti di una metà del corpo. Si tratta di una disabilità motoria permanente per la quale non esistono a tutt’oggi cure e che spesso si associa a deficit cognitivi.