La Commissione Europea ha approvato una strategia per una economia dell’idrogeno che va ad inserirsi nel settore energetico e climatico. Ma siamo davvero convinti che l’idrogeno rappresenta il futuro? La Commissione Europea ha gettato le basi per una rivoluzione industriale e di mercato. L’intento è di sviluppare contemporaneamente l’offerta e la domanda di idrogeno “pulito” da utilizzare nella mobilità, nei settori industriali, elettrificazione e riscaldamento.
La Commissione Europea ha approvato questa strategia e nel contempo ha lanciato una “Alleanza per l’idrogeno pulito”. Di cosa si tratta lo spieghiamo in poche parole. Da quanto risulta al gruppo di esperti di Proiezionidiborsa attorno a questo tavolo si siedono molti attori industriali del settore privato e del settore pubblico a tutti i livelli. Il compito è ben preciso: stabilire una strategia per gli investimenti e un’agenda di progetti concreti.
La strategia della Commissione Europea
La Commissione Europea sta spingendo in questo senso per motivi economici ma anche ambientali. L’obiettivo è di ridurre notevolmente i costi di produzione dell’idrogeno “verde”, prodotto dall’elettrolisi. La vera competizione è rispetto all’idrogeno “grigio”, prodotto dalle fonti fossili (gas e carbone) con emissioni di CO2.
La quota dell’idrogeno rinnovabile
L’idrogeno rinnovabile ha una quota irrisoria nel mercato europeo. Costa il doppio rispetto a quello basato sulle energie fossili. Per fare i conti, l’idrogeno rinnovabile va a 2,5 fino a 5 euro al chilogrammo mentre l’altro intorno a 1,7 euro al chilogrammo. L’andamento della differenza di prezzo è momentaneo. La Commissione Europea prevede che tra dieci anni i prezzi saranno competitivi.
L’idrogeno rappresenta il futuro?
La Commissione Europea ha fatto tutti gli sforzi possibili per far sviluppare l’idrogeno verde perché l’unico compatibile e coerente con gli obiettivi ambientali e climatici. L’esecutivo europeo ha un altro pensiero che non lo rivela apertamente e riguarda l’idrogeno blu. Si tratta di quello prodotto dalla pirolisi del gas metano ma con il sequestro e stoccaggio del carbonio emesso dal processo Carbon capture and storage. Una operazione troppo difficile e onerosa: il costo finale dell’idrogeno è di 2,5 euro al chilogrammo. L’idrogeno rappresenta il futuro ma bisogna capire su quale colore puntare.