Finalmente qualcosa inizia a smuoversi. Una giornata speciale per i boscaioli che riprendono a lavorare a seguito dell’allentamento delle misure restrittive per il contagio da coronavirus. Sono oltre 10mila i boscaioli che stamani ritorneranno dopo un mese di inattività al proprio lavoro tra attività forestali e della prima lavorazione del legno. E’ stata riaperta anche la filiera della cura e manutenzione del verde nelle città.
Perché importante il lavoro di pulizia nei boschi
Più di un terzo della superficie dell’Italia è coperta da boschi. Tenere puliti i 10,9 milioni di boschi è fondamentale perché garantisce la sicurezza della popolazione. Quest’anno il caldo e la siccità sono stati protagonisti dell’inverno italiano e questi eventi possono creare condizioni favorevoli ad incendi e diffusione di insetti.
Raccogliere la legna
Una giornata speciale per i boscaioli che riprendono a lavorare agevolati dall’inserimento delle attività di selvicoltura tra quelle riaperte. Questo è il periodo ideale per la raccolta della legna e dalla prima lavorazione del legno in un paese come l’Italia che è il maggior importatore mondiale di legna da ardere. Il settore genera molti guadagni e soprattutto per coloro che vivono in montagna genera profitti per la sussistenza della propria famiglia.
Ci vuole più tempo per portare a termine il lavoro
Per legge le operazioni di taglio sono autorizzate fino al 30 aprile oppure 15 maggio per determinate piantagioni, molte associazioni di settore chiedono di una proroga per portare al termine i lavori. L’attività dei taglialegna è fondamentale per l’ approvvigionamento di combustibile solido che viene utilizzato ancora in molte parti d’Italia. La legna da ardere viene acquistata dagli italiani e un calo di produzione vorrà dire agevolare il mercato estero.
Tenere pulita la città
Con la primavera inoltrata avviene un altro fenomeno: il diffondersi dei pollini che genera ulteriori problematiche a molti che ne sono allergici. Per prevenire il dilagare di allergie dovute alla fioritura è necessario fare la manutenzione del verde cittadino. In Italia, nonostante le critiche spesso di cementificazione selvaggia, il verde pubblico è aumentato del 3,7%. Nei capoluoghi di provincia, secondo un report della Coldiretti su dati Istat, ci sono 564 milioni di metri quadrati. Parliamo di 31 metri quadrati ad abitante.