Nel complicato decreto Cura Italia viene penalizzato un bene che sta a cuore all’85% della famiglie italiane, la casa. A dispetto del nome, Cura Italia, non solo il decreto non sembra curarsi degli immobili adibiti ad abitazione, ma addirittura sfavorisce, indirettamente, chi ha una prima casa. Vediamo il perchè.
Prima casa penalizzata dal decreto Cura Italia
Il Decreto legge del 17 Marzo 2020 , il cosiddetto “Cura Italia” prevede tutta una serie di misure economiche a favore delle famiglie, dei lavoratori, delle imprese. Tuttavia non tiene in considerazione un aspetto non marginale della fiscalità legata alla compravendita della prima casa. Prima casa penalizzata quindi? Ovvero quella parte che prevede agevolazioni fiscali a chi vende la prima casa e ne riacquista una nell’arco temporale di 12 mesi. In sostanza chi oggi acquista una prima casa può avere una riduzione dell’imposta di registro al 2%, dal 9%. Ma a condizione che venda quella che già possiede entro 12 mesi dall’atto del rogito di acquisto.
Le legge così, permette a chi ha una casa di proprietà classificata come prima casa e decide di cambiarla, di usufruire delle agevolazioni fiscali. Queste agevolazioni però decadono se entro 12 mesi dal rogito di acquisto non si è venduto il precedente immobile adibito a prima casa.
L’emergenza fa dilatare i tempi e ferma il mercato immobiliare
Ora, è sotto gli occhi di tutti che di fatto l’Italia è ferma e che questo blocco frenerà il mercato immobiliare a lungo. Di fatto i 12 mesi che il legislatore ha considerato congrui in tempo normale, potrebbero non bastare. Le agenzie immobiliari chiuse, i notai che non svolgono servizio e le visite impossibili per il blocco degli spostamenti. Tutto questo dilata di molto i tempi di vendita di un appartamento. E’ auspicabile che nel prossimo decreto si preveda una deroga e si allunghi a 18 mesi, meglio se 24 mesi, il periodo per usufruire delle agevolazioni fiscali. Si potrebbe prevedere che chi ha rogitato o rogiterà nel 2020, abbia a disposizione un anno e mezzo o due per rivendere l’altro immobile ad imposte ridotte