Cementir e Mediaset trasferiscono la sede legale in Olanda…

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Due importanti aziende italiane presenti e rilevanti sul nostro listino di Borsa come Cementir e Mediaset hanno trasferito la propria sede legale in Olanda.

Mentre a Roma ci si preoccupa di tassare le merendine e di togliere il contante per evitare l’evasione della riparazione del falegname le grandi aziende vanno in altri lidi a cercare trattamenti fiscali più vantaggiosi.

Stando poi all’evasione fiscale sarebbe ora che chi di dovere guardasse alla voragine dei rimborsi IVA che sta arricchendo fasce di finti imprenditori.

Soggetti ben più colpevoli di chi magari non fa una fattura per cento euro con cui magari copre appena le spese.

Non che sia giusta nemmeno questa piccola evasione ci mancherebbe…è solo una questione di priorità e di peso specifico.

Un paradiso fiscale molto vicino, forse troppo

E parlando di peso specifico come non interrogarsi sul come e perché due grandi aziende spostano la sede legale dei propri interessi e con essa anche le proprie pendenze fiscali?

Tra l’altro non è che vadano alle Bahamas o a Dubai!

Semplicemente si spostano in Olanda, la severissima Olanda in cui evidentemente il carico fiscale è ben più leggero per chi vi si trasferisce armi e bagagli.

A ben da dire il buon Pier Silvio che manterrà le attività in Italia e Spagna (vorrei ben vedere), ma. al di là di richiamati vantaggi sulla stabilità dell’azionariato, la verità è una sola.

Gli utili  risalgono di società in società fino ad arrivare alla Holding ed è qui che scatta la tassazione.

O mi sono perso qualcosa?

Il Governo, tanto attento nel perseguire i piccoli, dovrebbe credo attivarsi con pari zelo anche su queste grandissime manovre in grado di spostare in un colpo il gettito fiscale di migliaia e migliaia di piccole fatture.

Cementir e Mediaset e gli spostamenti di sede legale: dovere di chiarezza

Ed anzi proprio perché l’attività principale per esempio di Mediaset rimarrà in Italia lo spostamento della sede legale all’estero dovrebbe essere bene spiegato e motivato.

Si tratta comunque di manovre che vanno ad impoverire il tessuto economico nazionale e al di là della perdita di introito fiscale non si capisce perché tra paesi membri della stessa unione debbano insorgere simili forme di concorrenza.

E a quali canoni legislativi diversi tra loro sono legate?

Non può l’Italia adeguarsi e riportarsi in un’area di attrattività e competitività?

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