Di solito nelle fasi di incertezza dei mercati si studiano strategie per rimanere al sicuro e soprattutto si fortificano i portafogli in vista di un possibile uragano. E di uragani ne sanno qualcosa negli States, con Dorian che si sta per abbattere sulla Florida.
I segnali allarmanti della recessione
Alcuni eventi hanno messo d’accordo molti analisti sulla possibilità di una recessione. In particolare sono stati presi in considerazione sia l’inversione della curva dei rendimenti sia alcuni segnali di stallo geopolitico come la trade war e gli accadimenti politico-economici in Europa. Per il momento però quello a cui abbiamo assistito quest’anno, di certo, è un rally che a Wall Street non si vedeva da anni.
Analisi grafica dell’indice S&P 500
Quello che stiamo vivendo ora sui mercati finanziari è espresso molto bene dal grafico proposto di seguito.
Dal 5 Agosto circa è iniziata una fase altalenante. Dal punto di vista tecnico-analitico la figura che viene in mente è un triangolo ribassista abbastanza evidente, che dovrebbe portare l’Indice ad una decisione in tempi abbastanza stretti.
Come affrontare una possibile recessione?
Considerando tali scenari, l’investitore dovrebbe cercare di rimanere in quei settori considerati stabili e sicuri, tenendo presente una reale diversificazione del portafoglio. Vediamo quali sono al momento quei segmenti più al riparo da possibili scenari catastrofici.
Il segmento dell’assistenza sanitaria
Soltanto pochi giorni fa abbiamo analizzato il settore dell’Health Care, notando come fosse molto forte e resistente. I motivi che sono alla base di questa forza sono già stati scritti. Durate le passate recessioni, l’unico settore che è cresciuto è stato proprio questo. Del resto nessuno smette di ammalarsi soltanto perché c’è una crisi economica in corso, soprattutto con un trend di over 65 in forte crescita.
Il settore immobiliare
Il recente taglio dei tassi di interesse da parte della Fed di un quarto di punto percentuale ha dato un discreto input al segmento degli investimenti immobiliari. Con un mercato del lavoro positivo e salari mediamente ancora alti, l’immobiliare è diventato molto appetibile soprattutto se visto in un’ottica difensiva. Da non sottovalutare neanche il confronto che abbiamo fatto in questo articolo con il Bloomberg U.S. REIT, dove risulta chiara la sua forza rispetto all’azionario classico.
In conclusione, i settori come l’assistenza sanitaria e quello immobiliare sono a ragione molto difensivi. Ma a questi potremmo aggiungere quello delle cosiddette “utilities” (aziende fornitrici di energia, gas, etc.) e molti ETF per i loro alti dividendi.