Azioni USA a prova di recessione: i titoli da comprare

Azioni USA a prova di recessione

Nello scenario attuale, esistono azioni USA a prova di recessione a Wall Street? Le recenti e meno recenti news economiche sull’amministrazione Trump, con l’aggiunta di una situazione di calma a livello socio-economico, avevano dato respiro ai mercati americani. La minaccia  di tassazioni sulle merci provenienti dal Messico, si è conclusa con un accordo che di fatto dovrebbe limitare anche i flussi migratori clandestini.

Ma siamo sicuri che questo accordo regga bene nel tempo? Secondo il WSJ, questa sarebbe una soluzione temporanea, ovvero nell’arco di 90 giorni gli USA potrebbero valutare la stretta sui flussi non abbastanza dura e potrebbero quindi applicare le tassazioni sulle merci. Se aggiungiamo anche una certa volubilità della Casa Bianca, all’orizzonte potrebbero apparire nuvole nere. Basterebbe pensare anche alla situazione della trade war con la Cina che di fatto è quasi peggiorata, seppur gli analisti gridavano all’ottimismo solo 15 giorni fa.

Ed è proprio per questo che, se ci fosse all’orizzonte una forte tempesta, potremmo puntare su alcune azioni USA a prova di recessione, cioè nomi dalla comprovata tenuta in situazioni di forte crisi economica. Vediamo quali potrebbero essere.

RCI Hospitality Holdings, Inc.

RCI Hospitality (RICK) gestisce club e ristoranti esclusivi per soli uomini. Altre attività includono siti Web e anche una divisione media. È interessante citare a riguardo, uno studio del New York Times dopo la crisi del 2008, in cui i lap dance club sembrarono non subire nessun sussulto.

E questo potrebbe dire molto sulla tipologia di settore in cui opera RCI Hospitality. Il grafico mostra il titolo in caduta libera da luglio del 2018, passando dal suo massimo di 34$ agli attuali 17 dollari, dimezzando di fatto il suo valore. La domanda fondamentale allora è la seguente: in caso di recessione, questo titolo saprà tenersi ben fermo? Staremo  a vedere.

Duke Energy Corp

Duke Energy (DUK), con sede a Charlotte in Carolina del Nord, è una holding americana fornitrice di energia elettrica, con attività in Canada. Distribuisce energia a più di 7 milioni di utenti ed ha all’attivo circa 29.000 dipendenti. Da un punto di vista dell’analisi, il titolo è passato dai 72$ di giugno 2018 agli attuali 87 dollari per azione, con alcuni fisiologici  ritracciamenti.

Cosa fa pensare che questo titolo possa essere a prova di recessione? Beh, probabilmente il fatto che gli energetici, per loro natura, siano titoli di cui la gente non potrà mai fare a meno, soprattutto in un’era tecnologica.