Il recente rimbalzino dell’euro dollaro da poco sopra 1,11 a circa quota 1,1350 ha stimolato la fantasia degli operatori.
Ecco siamo pronti a un rally dell’euro!?
Il mercato ha prontamente smentito riportando il cambio appena sopra quota 1,12 è oggi che mi viene chiesto di scriverne.
Ed è oggi quindi che vado a precisare che per vedere un incredibile rally duraturo dell’euro verso dollaro servirebbe un vero e proprio miracolo.
Economia USA verso economia area euro
E’ evidente a tutti come da anni l’economia americana viaggi a ritmi di crescita sostenuti.
Nello stesso arco temporale il ciclo economico dell’area UE è stato sempre ai limiti della sufficienza senza mai raggiungere picchi positivi e nemmeno paragonabili a quelli americani.
E si badi che questa distanza è rimasta non solo prendendo il dato dell’Unione nel suo complesso ma anche riferendoci alla Germania, nazione considerata il vettore dell’UE intera.
In tale contesto di crescite così diseguali pensare che l’euro possa crescere fortemente verso il dollaro è una partita persa.
Anzi a ben vedere se non siamo già alla parità (se non sotto…) tra euro e dollaro è per cause spesso lontane da meri criteri di valutazione oggettiva.
Euro dollaro : questioni di simpatie politiche
E’ risaputo che molte nazioni arabe hanno negli anni preferito stornare una quota delle proprie riserve valutarie dal dollaro all’euro per dare, a loro giudizio, una lezione agli USA eccessivamente invadenti.
Nella realtà hanno fatto loro un regalo perché le loro vendite di dollari e/o acquisti di euro hanno impedito che il biglietto verde schizzasse veramente alle
stelle.
A questo aggiungiamo che anche a Londra, come cautela post BREXIT, hanno accumulato euro per eventualmente contenere effetti negativi della BREXIT.
Trend che in realtà non si sono mai visti se non per un breve periodo speculativo nell’immediato post referendum.
Euro dollaro: stampa tu che non stampo io…
Fondamentalmente però resto convinto che il corso euro dollaro non abbia già stornato verso la parità per la diversa filosofia che FED e BCE adottano
riguardo alla stampa di nuova moneta.
La BCE stampa solo a fronte di nuovo debito ed ha protetto le banche “solo” ricomprando bond governativi quindi quantità ingenti ma comunque limitate in ampiezza.
La FED viceversa, che si preoccupa anche dell’economia domestica e in sostanza dei suoi cittadini, ha agito diversamente.
Ha stampato dollari per ricomprare sì Tbond dalle banche ma anche e soprattutto bond tossici e loro derivati.
E’ evidente come la quantità complessiva di moneta necessaria per tale manovra (anche per le dimensioni della banche americane) sia stata molto ma molto
maggiore.
Non avremo mai prove certe di questo ma a me pare altrettanto chiaro che non tutti i dollari che la FED ha messo in circolazione hanno visto la nascita
paritetica di debito pubblico.
Semplicemente si è inondato il mercato di dollari e questo ha certamente calmierato i cross del dollaro in giro per il mondo…
Una volta che si è visto che il sistema funziona perché cambiarlo…? Serve anche per evitare che il dollaro spinto dalla crescita economica interna voli troppo
alto…!
Crescita economica che con questi presupposti non conosce freni come mai nella storia…
Chiaro no?