Su quale valuta puntare?
Con il ritorno delle tensioni internazionali tornano anche le ricerche sui beni rifugio e soprattutto sulle valute. Quella vincente secondo Credit Suisse.
Una nuova vita per la valuta dollaro
View positiva per il dollaro. Questa in estrema sintesi la view di Credit Suisse sulla valuta vincente. Ma per quanto tempo lo sarà? Corsa del dollaro sull’onda di una guerra valutaria che sta inasprendosi sempre di più. L’ultima mossa è stata quella del presidente Usa Donald Trump di firmare un atto esecutivo per bloccare l’uso delle tecnologie straniere da parte delle amministrazioni Usa. Pur non citando nessun nome in particolare tutto sanno che il documento punta ad eliminare dal mercato Huawei e Zte.
La conseguenza immediata?
Google e Intel hanno bloccato rispettivamente gli aggiornamenti per Android e la collaborazione per la costruzione di nuovi chip. In quest’ultimo caso, però, lo stop ha chiamato in causa anche Qualcomm e Broadcomm. In tutto questo i dati macro restano deboli anche a livello mondiale. Sullo sfondo di una guerra commerciale che non sembra volersi attenuare, anzi, come detto si sta addirittura inasprendo. A questo si aggiunga anche un’altra zavorra a livello internazionale: la Brexit.
I colloqui tra la premier Theresa May e i leader dell’opposizione non hanno dato alcun esito, il che fa pensare ad un prossimo scoglio per Londra.
E, guardando altrove, si arriva addirittura a temere venti di guerra tra Iran e Usa.
I prossimi target della valuta
Tutto questo ha spinto il dollaro ad un massimo che non si vedeva da circa due anni. Tradotto in numeri: con l’euro si viaggia poco sotto i 1,12 a 1,1152. Stando a quanto detto da Credit Suisse, il vantaggio su euro e franco svizzero vede un netto vantaggio per il biglietto verde. Infatti il reddito fisso a stelle e strisce è particolarmente conveniente per gli investitori stranieri.
Ma per quanto tempo il dollaro sarà la valuta vincente su cui puntare?
Le previsioni sulla valuta
Il mercato registra ancora molte posizioni long sul dollaro da parte degli investitori.
Cosa significa questo? La maggior parte di chi opera nutre fiducia nella valuta statunitense. Parallelamente non si vedono altrettante posizioni consistenti sull’euro, il che conferma anche le basse aspettative sulla moneta unica. Quindi, almeno nel breve termine, il dollaro è il favorito anche in virtù di un rallentamento globale che, se ci sarà come a quanto pare sembra, negli States dovrebbe essere meno pronunciato. Il ciclo, però, potrebbe diventare negativo per il dollaro nella seconda metà dell’anno. Il motivo? In questo caso sarà una spinta data proprio dalla Cina per una ripresa globale.
Quindi per Credit Suisse il cambio euro/dollaro nei prossimi 12 mesi vede un target di 1,17.