Zobele Group, realtà a livello internazionale per innovazione e produzione di prodotti per la cura dell’aria e della casa, prende respiro grazie all’accordo stipulato con Knowlton Development Corporation . L’azienda canadese, leader mondiale nella formulazione e nella produzione per i marchi di bellezza, cura della persona e della casa, ha acquisito l’azienda trentina. Cambia la proprietà ma tutto resterà immutato tra le Dolomiti trentine.
I numeri di Zobele
L’azienda conta 5mila dipendenti, è stata fondata cento anni fa. Ha in tutto il mondo due centri di innovazione, cinque centri di progettazione e sviluppo e sette stabilimenti. Il fatturato del 2019 è di oltre 400milioni di euro e rispetto all’anno precedente c’è stato un incremento del 17%.
Pensare che in 15 anni il fatturato è raddoppiato frutto anche dell’acquisizione della spagnola DbK. Nell’ultimo anno commerciale le cose sono andate bene nel Nord America con vendite del 50%, in Europa al 35%.
Da non sottovalutare il dato nei paesi asiatici al 15%. Il traino delle vendite è rappresentato dai profumatori d’ambiente per oltre il 50% della vendita a seguire insetticidi e prodotti minori.
I numeri di Knowlton Development Corporation
Alle spalle della società fondata nel 2002, c’è Cornell Capital che dal 2018 ne ha preso il controllo insieme a Caisse de dépôt et placement du Québec, Investissement Québec e HarbourVest Partners. Kdc/one è diventata tra i principali produttori e formulatori al mondo, offre innovazione, eccellenza operativa e rapidità di fornitura per marchi famosi ed emergenti.
I motivi dell’acquisizione
Knowlton Development Corporation ha portato nel proprio portafoglio Zobele in modo da costruire un gruppo che possa essere referente unico globale per le aziende di beni di consumo in tutte le categorie di prodotti per la bellezza, la cura della persona e della casa.
Chi ha contribuito
I termini finanziari dell’acquisizione non sono stati svelati e sicuramente non appena ci saranno tutte le autorizzazioni del caso verrà fuori il costo dell’investimento. Il finanziamento dell’operazione prevede investimenti azionari da parte di Cornell Capital e di Cdpq, nonché degli altri sponsor finanziari esistenti.
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