Stamani il dato sullo ZEW tedesco è stato davvero disastroso!
Il coinvolgimento della Germania nella crisi economica che sta nuovamente attanagliando l’Europa è ormai sotto gli occhi di tutti.
Oggi ne abbiamo avuto una ulteriore conferma con la pubblicazione dei dati sullo Zew ampiamente negativi.
Vediamo la tabella:
Indice ZEW delle condizioni economiche tedesche (Feb) | 15,0 | 23,0 | 27,6 | ||||
Rilevazione ZEW del sentimento sull’economica tedesca (Feb) | -13,4 | -14,1 | -15,0 |
Notiamo che sì il dato sul sentiment fa leggermente meglio delle attese ma in valore assoluto stiamo comune parlando di un numero negativo, un -13.4 che segna una conferma di un trend pesante.
ZEW condizioni economiche a picco
Se poi guardiamo l’indice, ovvero il dato che fotografa la situazione reale e non il lato emotivo vediamo un 15 da vero SOS.
Una discesa a picco che non accenna a fermarsi:
Data di rilascio | Ora | Attuale | Previsto | Precedente | |
19.02.2019 (Feb) | 11:00 | 15,0 | 23,0 | 27,6 | |
22.01.2019 (Gen) | 11:00 | 27,6 | 43,5 | 45,3 | |
11.12.2018 (Dic) | 11:00 | 45,3 | 55,8 | 58,2 | |
13.11.2018 (Nov) | 11:00 | 58,2 | 65,0 | 70,1 | |
16.10.2018 (Ott) | 10:00 | 70,1 | 74,5 | 76,0 | |
11.09.2018 (Set) | 10:00 | 76,0 | 72,0 | 72,6 |
Come vediamo in tabella dal picco di settembre 2018 a quota 76 si è via via precipitati fino all’attuale 15.
Numero che praticamente dimezza il precedente posto a 27.6!
Una ecatombe.
ZEW: quali effetti sui mercati
L’effetto immediato l’abbiamo visto sui mercati con una decisa impennata della volatilità e il DAX immediatamente a cercare i minimi settimanali.
Nella logica degli operatori pare però prevalere il dare fiducia al sostegno monetario promesso dalla BCE.
BCE che immediatamente, vista la Germania in difficoltà, ha rimosso remore ed enunciazioni di principio per correre in soccorso della nazione che è veramente sovrana in ambito UE.
Già domani capiremo se i mercati saranno ancora, come anni fa, di bocca buona o meno.
Vale a dire se daranno credito al sistema per la semplice iniezione di denaro nel circuito bancario o se pretenderanno qualcosa di più incisivo per ottenere il rilancio dell’economia UE.
In questo caso alla mossa della BCE dovrebbero accompagnarsi manovre di indirizzo della Commissione UE di concerto coi vari governi.
Ipotesi ottimistica quanto ideale.
L’attesa è che i mercati mossi dalle stesse tesorerie delle banche possano di nuovo animare i listini di borsa alla ricerca di remunerazione per i capitali ingenti ricevuti nuovamente dalla BCE.
Sia chiaro poi che questo continuare a dare risorse alla banche anziché all’economia reale produce effetti rallentati e di molto diluiti sia nel tempo che nella misura. E ciò sia sull’occupazione che di conseguenza sull’economia: evidentemente aspetti ritenuti secondari rispetto a privilegiare gli interessi di lor signori.