Wall Street continua a salire: i pericoli quali sono?

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Wall Street scende: cosa succede? Il malumore odierno delle borse europee ha contagiato anche i listini americani.

Il crollo della produzione industriale tedesca pone il DAX come fanalino di coda, evento raro, che conferma la centralità del dato tedesco in questo umore nero delle borse.

Fatta questa premessa di giornata è chiaro il mercato americano è stato quello più convinto nell’invertire il trend ribassista.

Sia il Dow Jones che lo S&P500 che il Nasdaq sono risaliti ben oltre il 50% di Fibonacci dai minimi e a questo punto solo eventi particolari potranno impedire la prosecuzione del trend.

I pericoli per Wall Street

Vediamo quali potrebbero essere i fattori destabilizzanti per il mantenimento del trend rialzista su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq:

– recessione in Europa con contagio in USA

– eccessi di Trump

– FED aggressiva

Analizziamoli uno ad uno.

Recessione in Europa con contagio in USA

Dopo il dato odierno sulla produzione industriale tedesca le probabilità che la recessione tecnica sbarchi in Europa sono ulteriormente aumentate.

Anche perché si tratta del terzo dato consecutivo in calo.

Tralasciando il ruolo comunque fondamentale degli emerging market è impensabile che l’economia USA non andrà a rallentare fortemente con un’Europa in recessione.

Le borse pagheranno dazio a questo scenario e quindi già i prossimi dati macro europei andranno monitorati con attenzione.

Eccessi di Trump ed effetti su Wall Street

Il muro col Messico ha acceso un dibattito serrato con Trump che non può contare nemmeno sul pieno appoggio del suo partito.

A seguire è partito uno shutdown lunghissimo, da poco terminato, che ha tagliato decisamente il PIL USA dell’ultimo  periodo.

Il reiterarsi e/o il ripetersi di simili situazioni non potrà che appesantire i conti americani e togliere fiducia ai consumatori.

Avviare un ciclo virtuoso è complicato e Trump ne ha grossi meriti ma interromperlo è ancora più facile e alla Casa Bianca paiono dimenticarselo.

Stesso discorso sui dazi doganali.

Ok utilizzarli come leva per un riequilibrio delle bilance commerciali ma se Trump tirerà tropo la corda saranno proprio gli USA a pagare il prezzo più salato.

FED aggressiva

La FED 2019 ha di molto abbassato la cresta riguardo alla serie di rialzi dei tassi preventivata a dicembre 2018.

Non secoli fa.

Questo cambio di rotta, invocato più volte da Trump, ha di fatto aiutato moltissimo a cambiare il sentiment sulle borse.

Come sappiamo le grandi case di investimento sono sempre molto preoccupate di contabilizzare a sconto della redditività intrinseca all’investimento azionario il costo del denaro.

Una nuova accelerazione di borsa in un contesto economico che si mantenga sano potrebbe nuovamente invitare la FED a un approccio aggressivo sui tassi.

A quel punto Dow Jones, S&P500 e Nasdaq andranno nuovamente a scontarlo.