Qualsiasi previsione viene fatta sui mercati azionari, non potrà mai avverarsi finchè il trend in atto è contrario alla previsione stessa.
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Finchè quindi un mercato continua a salire, proiettare imminenti ribassi, rimane solo uno studio con poca validità, per non dire una mera elucubrazione mentale.
Purtroppo questa sottile differenza non è chiara ai molti, ed è proprio intorno a “sottilezze” del genere che si comprende perché molti non hanno la minima idea di cosa sia un’analisi dei mercati e come si trada un’analisi e previsione stessa.
I nostri sistemi di analisi continua a notare una divergenza strana e bizzarra sui mercati americani. Questo fatto avviene in un trend saldamente rialzista su ogni Time Frame.
A cosa porterà questa “distorsione”?
A un ridimensionamento delle quotazioni oppure ad una fase laterale? O addirittura a nuovi rialzi?
La risposta a priori è difficile, e di non poco.
Analizziamo le quotazioni dello S&P 500.
In questo momento l’Indice quota 2.087 ca.
A livello plurimensile, sono possibili ritracciamenti verso i 1.979/1.960. Il trend diviene ribassista con chiusure settimanali e poi mensili inferiori ai 1.953.
Nel brevissimo, un’area di supporto è 2.087/2.072 ed è proprio intorno ad essa che si continua a lateralizzare da diversi giorni.
Una rottura al ribasso di 2.065 in chiusura di seduta e poi confermata in chiusura di settimana, farebbe iniziare molto probabilmente un ritracciamento ALMENO fino ai 1.979/1.960.