Ottimismo a Wall Street.
Semaforo verde sui futures Usa. Alle 13.20 (ora italiana) l’S&P Futures avanzava dello 0,94% così come anche il Dow Jones e il Nasdaq. Tutti appollaiati sullo stello livello.
La chiusura di ieri dei mercati americani
Un ottimismo che è coda di quanto accaduto ieri. A chiusura del mercato, ieri, gli indici Usa chiudevano con un Dow Jones e l’S&P500 entrambi in positivo. Per la precisione il primo arrivava a + 0,35% e il secondo, sebbene in misura frazionale, conquistava comunque la parità a 0,01%. E’ andata meglio al Nasdaq Composite che si è fermato a 0,45%.
Petrolio
Buone notizie anche per il petrolio, in ripresa. Dopo il tonfo di questi giorni, culminato ieri con un crollo verticale del 7%, oggi si registra una lieve ripresa. Poco dopo le 13.30, infatti, il Brent arrivava a guadagnare 56,6 dollari al barile e il Wti 46,9. Resta ancora la paura per un possibile eccesso di offerta a fronte di un rallentamento economico mondiale.
Dollaro&Fed
Intanto il dollaro si raffronta all’euro in maniera debole arrivando a 1,14 sulla moneta unica. Ago della bilancia sarà la conferenza stampa del governatore della Federal Reserve prevista per questa sera. Il primo e più importante appuntamento nell’agenda macro a stelle e strisce di oggi è senza dubbio l’annuncio della Federal Reserve sulle decisioni riguardanti i tassi di interesse. Sebbene sia d’obbligo la massima cautela, le attese parlano di una stretta dello 0,25%. Più interessante sembra però essere la successiva conferenza stampa del presidente Jerome Powell.
La conferenza stampa di Powell
Durante il tradizionale appuntamento, infatti, gli analisti tenteranno di capire dalle parole del governatore, le prossime dinamiche della Banca Centrale statunitense. Anche in questo caso il condizionale è d’obbligo ma la maggior parte degli analisti è propenso ad un rallentamento dei rialzi. Per il 2019, quindi, ci si aspettano due aumenti sul costo del dollaro invece dei tre inizialmente previsti.
Titoli a Wall Street
Guardando ai singoli titoli, sotto osservazione Facebook, in particolare dopo lo scandalo per la presunta vendita dei dati a terze parti. L’inchiesta, è stata resa nota dalle colonne del New York Times ed è nata dopo le rivelazioni di 50 ex dipendenti e collaboratori. Nel frattempo è arrivato il nulla osta delle autorità alla joint venture tra GlaxoSmithKline e Pfizer che permette la nascita di un colosso nel settore del consumer health con un fatturato complessivo di 12,7 miliardi di dollari.
Calendario macro
In agenda i dati Macro vedono la pubblicazione, oltre che dell’indice settimanale sulle richieste di mutui ipotecari, anche l’aggiornamento sul saldo delle partite correnti del terzo trimestre. Interessante anche il dato sulle vendite di case esistenti a novembre. Per quanto riguarda la pubblicazione dei risultati sulle ultime trimestrali Usa si guarda a General Mills.
Tendenza e segnali per i mercati di Wall Street
Tendenza ribassista ma siamo però giunti sui minimi settimanali e mensili proiettati.
Dow Jones 23.700/23.500
Nasdaq C. 6.830/6.610
S&P 500 2.550/2,465.
Cosa accadrà ora?
Frattale previsionale su scala settimanale per i mercati americani
In rosso la proiezione dell’anno 2018 su scala settimanale per i mercati americani
In blu il grafico reale alla chiusura del 14 dicembre
strumento | tendenza | area di massimo | area di minimo | punto di inversione |
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Dow Jones | Ribasso | 24.400/24.176 | 23.321/23.500 | 24.830 |
Nasdaq C. | Ribasso | – | – | 7.200 |
S&P 500 | Ribasso | 2.636/2.611 | 2.524/2.543 | 2.803 |
strumento | tendenza | area di massimo | area di minimo | punto di inversione |
---|---|---|---|---|
Dow Jones | Ribasso | 24.090 | ||
Nasdaq C. | Ribasso | 6.935 | ||
S&P 500 | Ribasso | 2.574 | ||
Approfondimento
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