La situazione sui mercati appare relativamente calma ma la volatilità è ancora in agguato. Ecco le azioni da comprare per batterla.
Volatilità in arrivo. Perché?
Chiunque abbia letto i giornali in queste settimane sa che l’Italia è alle prese con l’ennesima crisi di governo. Una crisi che, a prescindere dalla volontà di chi è chiamato a risolverla, rischia di complicarsi ulteriormente. Il problema arriva proprio nelle ultime e più delicate fasi, quelle di scelta di un programma comune e dei nomi dei vari ministri. Il tutto senza contare che si è aggiunta anche l’incognita del voto sulla piattaforma Rousseau dei rappresentanti pentastellati. Alla fine dei conti: la nascita di un Conte-Bis potrebbe non arrivare.
L’incognita Brexit
Ma non è solo l’italia a preoccupare. L’incognita Brexit con un no deal sempre più probabile e un’uscita disordinata di Londra dall’Ue sembra essere una realtà sempre più concreta. Il nuovo primo ministro Boris Johnson ha bloccato il parlamento fino al 14 ottobre per impedire un colpo di mano di chi vuole evitare una hard Brexit. Ma i rappresentanti della Camera dei Comuni si stanno già organizzando per una risposta adeguata. Il tempo passa ed il 31 ottobre, deadline definitiva (a meno di colpi di scena) si avvicina. Insomma, i mercati potrebbero oscillare, e non poco. Cosa fare allora?
Il portafoglio anti volatilità
Chi è in cerca di titoli anti volatilità potrebbe facilmente apprezzare alcuni nomi scelti da settori a loro volta di provata stabilità. Uno di questi potrebbe essere Mastercard (MA). Una piccola dimostrazione della sua forza attuale potrebbe essere il 46% registrato sulle azioni da inizio anno. Non solo, ma anche il fatto che 14 analisti su 15 definiscono il leader dei pagamenti elettronici come un titolo degno di acquisto (t.p medio a $ 310) è senza dubbio un ottimo biglietto da visita.
Le opportunità future
Una fiducia che nasce da capacità innovativa e opportunità globali. A questo si aggiungano anche le sue collaborazioni di rilievo (ad esempio quelle con Lyft, Apple e Facebook per la nascita di Libra). Non ultimo anche il fattore buyback e quello dei dividendi con una cedola che sebbene non vada oltre l’1,3%, resta comunque un dividendo sostenibile, soprattutto sulla base di un payout intorno al 20,6%.
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