Visita di revisione INPS: perdo l’accompagnamento se non mi presento?

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Visita di revisione INPS: perdo l’accompagnamento se non mi presento così come il relativo sussidio economico? Cosa accade quando si viene meno alla visita di controllo per l’accertamento dello stato di invalidità? All’interno del seguente articolo troverete le risposte all’interrogativo iniziale che il comitato sul Fisco di PdB ha elaborato per i lettori.

A chi spetta l’assegno di accompagnamento e perché si deve fare la visita di revisione

Quando si riconosce ad una persona il grado di invalidità pari al 100%, quest’ultima può, in alcuni casi, fare richiesta di accompagnamento. Solitamente, questa è una prestazione che si riconosce alla persona invalida affinché possa utilizzare l’indennità per la retribuzione di un accompagnatore. Questo tipo di sussidio, per molti in validi, rappresenta un aiuto fondamentale affinché si garantisca loro l’aiuto all’autonomia e alla gestione della vita quotidiana.

Accade periodicamente che il beneficiario riceva una comunicazione per la visita di revisione INPS: perdo l’accompagnamento se non mi presento in questi casi? Questa è una delle domande che si pone il contribuente che teme una possibile revoca del sussidio. Per sciogliere i dubbi del contribuente, è opportuno porre anzitutto un accento sugli aspetti legali del caso. Dal punto di vista normativo, coloro che ricevono dei trattamenti economici a seguito di invalidità civile, ricevono tali sussidi se permane lo stato di invalidità. Per tale ragione, periodicamente l’INPS è autorizzato a convocare l’interessato per una visita di revisione.

Quando si perde l’indennità se il beneficiario non si presenta alla visita di controllo

Nel caso in cui il beneficiario dell’assegno manchi di presentarsi, è lecito che si avvii la sospensione del trattamento. Prima di una definitiva revoca, però, l’interessato ha 90 giorni di tempo dalla data di notifica per presentare valide motivazioni adducibili alla mancata presentazione.

In tal caso, l’INPS provvede a fissare una nuova data per la visita medica di controllo. Nel caso, invece, di mancata presentazione di valide giustificazioni da parte del beneficiario, allora a questi si revoca l’assegno di accompagnamento.

Un aspetto importante da sottolineare riguarda il secondo appuntamento che l’INPS fissa per la visita di revisione. In questo caso, se l’invalido si sottrae nuovamente senza giustificazione, scatta la revoca dell’assegno. Per i malati gravi, si ricorda che è possibile richiedere la visita domiciliare.

Per avere informazioni più dettagliate sulla documentazione utile all’ottenimento dell’assegno di accompagnamento, si può consultare la guida qui.