Virus, vaccini e sostenibilità del sistema

covid 19

I dati di ieri, relativi al Covid-19, hanno evidenziato una crescita per certi versi inaspettata.

Crescita che ha fatto scattare alcuni alert sulla sostenibilità del sistema e sulla effettiva possibilità di evitare, in Italia, un nuovo lockdown generalizzato.

Ma come stanno realmente le cose?

Per dare maggior ordine alle nostre riflessioni, a proposito di virus, vaccini e sostenibilità del sistema, proponiamo la seguente scaletta di argomenti:

a) Virus: permanenza nel sistema;

b) Efficacia reale dei vaccini ed effetti collaterali;

c) Sostenibilità del sistema e possibili lockdown.

Virus: permanenza nel sistema

La storia dei precedenti virus ci ha insegnato che, nonostante la creazione e diffusione dei relativi vaccini, essi tendono a permanere nell’ambiente, in cui si sono diffusi.

Non a caso talora riappaiono in alcuni ambiti territoriali virus che da tempo parevano invece scomparsi.

Probabilmente solo con il vaiolo si è assistito ad una scomparsa totale o quasi.

Pertanto, è probabile che con il Covid succeda la stessa cosa.

Anzi, questa sorta di seconda ondata, che sotto il profilo epidemiologico pare, anzi, più consistente della prima, parrebbe confermare e forse anche rafforzare tale caratteristica per la pandemia in essere.

Efficacia reale dei vaccini ed effetti collaterali

Tale fattore di permanenza, unito ad altri elementi, dovrebbe indurre alla prudenza, quando si afferma che la soluzione definitiva dovrebbe ricondurre ai vaccini.

Infatti i virus tendono a mutare e, naturalmente, più mutano, meno possono essere intercettati da un vaccino.

Inoltre, in questo caso assistiamo ad un fenomeno, che non si riscontra in genere per altri virus. Dopo un breve periodo, solitamente alcuni mesi, il medesimo soggetto, già infettato, tende a reinfettarsi.

Pertanto anche un vaccino rischia di produrre una immunità per qualche mese, ma poi sarebbe necessario reiterarlo. O integrarlo con altri vaccini, che vadano a coprire eventuali altri ceppi del medesimo virus, che nel frattempo si siano sviluppati.

Al contempo, occorre considerare che comunque i vaccini possono comportare anche effetti collaterali, soprattutto in soggetti immunodepressi o con problematiche comunque legate al sistema immunitario.

Ma anche in soggetti considerati sani.

Pertanto, il vaccino potrà probabilmente solo in parte contenere il problema, la cui vera soluzione riconduce, invece, alla definizione di protocolli terapeutici efficaci.

Proprio per questo alcuni affermano che l’attuale ondata, nonostante i numeri, potrebbe essere meno grave della prima.

Esistono più cure, e si muore di meno.

Sostenibilità del sistema

Nonostante nuove cure e una minor mortalità, si rischia comunque di saturare le terapie intensive e sub intensive.

Una riflessione, che in questi giorni è stata affrontata anche a livello parlamentare, riconduce al capire quindi eventuali responsabilità politiche di chi avrebbe dovuto implementare un maggior numero di posti per le terapie di questo tipo.

Mentre un’altra riflessione, complementare, ci spinge ad un raffronto con la prima ondata.

La soluzione per consentire una sostenibilità del sistema sanitario, durante la prima ondata, è consistita nel togliere direttamente, come si dice, materia prima alla diffusione del virus, impedendo nuovi contagi con un lockdown generalizzato.

A fronte del significativo incremento di nuovi casi, ci si domanda quindi se le misure prese siano sufficienti, o meno, per consentire di evitare il rischio di un nuovo collasso del sistema sanitario.

Il dubbio è consistente, e non a caso ci sono già state decisione molto forti, come quelle prese in Campania.

Conte, da parte sua, aveva dichiarato che non si sarebbe arrivati ad un nuovo lockdown generalizzato, ma potrà mantenere tale promessa?

Solo i prossimi giorni lo potranno dire.

Per concludere sull’argomento virus, vaccini e sostenibilità del sistema, se si arrivasse nuovamente ad una decisione di questo tipo, ne potrebbe andare di mezzo anche la sopravvivenza di questo esecutivo. Per le responsabilità che dovrebbe assumersi in termini di impatto economico, e per essere quindi accusato, a torto o a ragione, di non aver fatto abbastanza per prevenire questa situazione.

A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box“e “PLT