Pochi sanno che alla fine del ‘700 un geologo francese, il marchese Déodat de Dolomieu, scoprì delle montagne altissime. In Nord Italia, tra Trentino e Veneto, queste montagne hanno rocce molto particolari, sedimentarie, formatesi milioni di anni fa, costituite da bicarbonato di calcio e magnesio. Il nome di questa roccia? Dolomia. Il nome delle montagne? Dolomiti, ovviamente, di cui ci siamo già occupati in un precedente articolo.
Vette altissime e paesaggio lunare per questo massiccio dei Monti Pallidi
Tre Regioni e due Stati
Le Dolomiti sono oggi patrimonio naturale UNESCO, per la loro bellezza e unicità. Vengono chiamate “Monti Pallidi” a causa della natura della roccia, la dolomia, dal colore chiaro. Sono un insieme di gruppi montuosi che percorrono tre Regioni e due Stati: Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, finendo anche in Austria.
Ospitano il più grande comprensorio sciistico italiano, il “Dolomiti Superski”.
Alcuni luoghi da favola, veri e propri set cinematografici per i loro paesaggi mozzafiato sono le Dolomiti bellunesi e il lago di Sorapis. Ma anche il Gruppo del Sella, la Marmolada e le Tofane.
In questo articolo, però, parleremo di un altro massiccio, quello famosissimo e non meno spettacolare delle Pale di San Martino. Questo massiccio dei cosiddetti Monti Pallidi ha vette altissime ed un paesaggio lunare, fatto apposta per gli amanti della roccia.
Alla scoperta delle Pale di San Martino
Tra Veneto e Trentino si estendono le Pale di San Martino. Il paesaggio è lunare, completamente privo di vegetazione nei suoi punti più alti, che superano i 3.000 metri sul livello del mare.
È sicuramente un luogo per appassionati, per chi ama la montagna e non vede l’ora di partire per una ferrata.
Quando si visitano questi posti, a meno che non si sia alpinisti esperti, è sempre meglio affidarsi alle guide alpine, che sapranno come consigliarci al meglio. In perfetta sicurezza e con cognizione di causa ci guideranno attraverso la roccia per esperienze indimenticabili.