La cucina italiana è ricca di piatti tradizionali regionali. Da Nord a Sud gli intrecci di gusti e sapori si fanno strada nei nostri cuori. C’è sempre l’imbarazzo della scelta e non si smette mai di scoprire nuovi piatti. Oggi noi dello Staff di ProiezionidiBorsa parleremo di una particolare preparazione. Viene dal Sud Italia e anche se ha origini umili, è un’esplosione di bontà!
Negli Anni ’40 nasce come sostituto del formaggio nei primi piatti
La povertà dilagava e non tutte le famiglie avevano il lusso di usare il formaggio sulla pasta. Il formaggio era un bene prezioso per riempire lo stomaco quando non c’era molto altro. Grattugiarlo sulla pasta sembrava uno spreco. Così iniziò a diffondersi questa pratica comune. Non serviva molto, solo un alimento che in casa avevano tutti. Che magari preparavano direttamente le massaie che avevano il forno a legna.
Veniva chiamato formaggio dei poveri ma in realtà è un’esplosione di gusto e croccantezza che non tutti conoscono
Stiamo parlando della mollica di pane. Precisamente della mollica fritta di pane raffermo. Non potendo sprecare il formaggio sulla pasta, le famiglie del Sud si inventarono un’alternativa. Non sprecando proprio nulla. Usando la mollica del pane ormai troppo duro da mangiare. E cosa facevano? La friggevano! Si sa, ogni cosa fritta è sicuro che sia buona. La mollica fritta si poteva mettere tranquillamente sopra una semplice pasta al sugo. Oppure nella pasta aglio e olio. Ma sta praticamente bene in ogni piatto!
Come preparare il nostro formaggio dei poveri?
Togliamo la mollica dalla nostra pagnotta di pane raffermo. La grattugiamo con una grattugia o la districhiamo a mano. In una padella mettiamo dell’olio di oliva, fiamma viva e versiamo la mollica. Lasciamo che diventi ambrata, mescolando spesso con un cucchiaio e via. Ora spolveriamola sul nostro primo piatto preferito!
Quindi, veniva chiamato formaggio dei poveri ma in realtà è un’esplosione di gusto e croccantezza che non tutti conoscono. Gli italiani sanno bene come muoversi in cucina. E anche con l’ingrediente più semplice riescono a creare cose straordinarie. E pensare che già negli anni ’40 hanno inventato il formaggio vegano!