Ancora una volta anche dal fronte delle vendite al dettaglio USA arrivano notizie buone per l’economia USA.
Tutto il contrario di quello che le Borse vorrebbero per stappare lo spumante e festeggiare il tanto atteso ribasso dei tassi da parte della FED.
Che poi, le Borse giocano sugli equilibri, quindi nemmeno dati troppo negativi sarebbero tanto graditi.
Parlando delle Borse, prima di analizzare i dati macro odierni, va detto che gli indici stanno scontando la ripresa di giugno che arriva dopo un maggio problematico.
Questo abbrivio del mese precedente ha come precisa conseguenza che gli spazi per giugno sono comunque limitati e buona parte di essi sono già stati usufruiti.
Ecco perché sui mercati si traccheggia…
Vendite al dettaglio e altri dati macroeconomici USA
USD | Vendite al dettaglio beni essenziali (Mensile) (Mag) | 0,5% | 0,50% | 0,5% | |||
USD | Controllo delle vendite al dettaglio (Mensile) (Mag) | 0,5% | 0,4% | 0,4% | |||
USD | Vendite al dettaglio (Mensile) (Mag) | 0,5% | 0,7% | 0,3% | |||
USD | Vendite al dettaglio – carburanti esclusi (Mensile) (Mag) | 0,5% | 0,4% | 0,3% | |||
USD | Produzione industriale (Mensile) (Mag) | 0,4% | 0,2% | -0,4% | |||
USD | Produzione manifatturiera (Mensile) (Mag) | 0,2% | 0,1% | -0,5% |
Notiamo un unico dato sotto le attese, ovvero quello generico.
Va però chiarito che seppur sotto il +0.7% del consensus il numero pubblicato a +0.5% migliora il mese precedente fermo a +0.3%.
In linea le vendite di beni essenziali, dopo di che tutti gli altri dati superano attese e il dato precedente.
Meglio di così…
Lo S&P500 non gradisce
Eppure lo S&P500 e gli altri indici USA paiono non gradire. E dopo questi dati flettono.
Anche perché pure dal fronte della produzione industriale giungono ottime notizie con un +0.4% del precedente -0.4% che la dice lunga sullo stato di salute dell’economia americana.
La realtà è che gli operatori di Borsa per comprare a questi prezzi di indice, vicini ai massimi storici, hanno bisogno di una spinta.
E visto che questa spinta non può venire dall’economia reale, già probabilmente scontata coi suoi dati brillanti, si attende come manna dal cielo il taglio dei tassi.
A quel punto l’inondazione di nuova liquidità giustificherà ampiamente l’ondata di nuovi acquisti sulle Borse.
Insomma lo scenario pare delineato.
Le Borse con le spalle coperte dalla FED più di tanto non sono in grado di scendere ma allo stesso tempo per ora non troveranno le giuste motivazioni per salire con decisione.
Almeno fintanto che la Banca centrale USA non abbasserà i tassi di interesse.