Vista la configurazione grafica, vendere Generali Assicurazioni potrebbe essere uno degli affari da concludere entro fine anno. Come vedremo, infatti, al momento la strategia di trading suggerita dalle quotazioni è quella di vendere le azioni del Leone di Trieste.
Un indizio, però, non fa una prova e, allora, siamo andati a guardare il titolo nella sua globalità. La prima cosa che balza agli occhi, si veda anche la tabella riportata qui di seguito, è che negli ultimi anni il titolo abbia avuto sempre una performance inferiore al settore di riferimento. Per cui chi pensa a investire nel settore assicurativo deve guardare altrove per trovare potenziali performance migliori di quella di Generali Assicurazioni.
Un altro aspetto che preoccupa, ma coinvolge l’intero assicurativo, è mostrato nella figura seguente. Si nota, infatti, come la crescita degli utili e del fatturato degli assicurativi sono in media molto bassi. Da questo punto di vista Generali Assicurazioni è messo molto meglio della media.
Anche dal punto di vista più generale, quindi, non ci sono i presupposti per un investimento, anzi vendere Generali potrebbe essere uno degli affari di fine anno.
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Generali Assicurazioni | Settore riferimento | Mercato Italiano | |
7 Giorni | 0.3% | -0.02% | 0.9% |
30 Giorni | 1.6% | 1.4% | 4.0% |
90 Giorni | 13.9% | 12.4% | 8.8% |
1 Anno | 34.1%27.0% | 42.3%34.6% | 23.7%18.3% |
3 Anno | 84.6%56.8% | 92.0%62.4% | 40.5%20.4% |
5 Anno | 38.7%7.4% | 44.0%10.4% | 25.2%-20.1% |
I punti di forza di Generali Assicurazioni
- L’attività del gruppo è molto visibile per i prossimi anni. Le prospettive sui ricavi futuri degli analisti che coprono il titolo rimangono molto simili. Stime così poco disperse supportano vendite altamente prevedibili per l’esercizio in corso e per quello successivo.
- La sua bassa valutazione, con un rapporto P/E pari a 10,71 e 10,86, rispettivamente, per l’esercizio in corso e 2020, rende il titolo piuttosto interessante per quanto riguarda la valutazione basata sui multipli degli utili.
- Questa società sarà di grande interesse per gli investitori alla ricerca di un dividendo azionario elevato. Allo stato attuale, infatti, il rendimento del dividendo si aggira intorno al 4,8% ed è visto in crescita al 5,5% nei prossimi tre anni.
I punti di debolezza di Generali Assicurazioni
- Con prospettive di crescita relativamente basse, il gruppo non è tra quelli con il più alto potenziale di crescita dei ricavi.
- L’azienda sostiene i margini bassi.
- I rendiconti finanziari hanno ripetutamente deluso gli azionisti in quanto erano al di sotto delle aspettative.
Analisi grafica e previsionale
Generali Assicurazioni (MIL-G) ha chiuso la seduta del 28 novembre a quota 18,595€ in ribasso dello 0,55% rispetto alla seduta precedente.
Sul titolo è in corso una proiezione rialzista che ha già raggiunto il suo II° obiettivo di prezzo in area 19,3634€. Il raggiungimento di questo traguardo, però, ha provocato un forte ritracciamento tuttora in corso e che potrebbe continuare fino al fortissimo supporto in area 17,5791€. Questa scenario, molto probabile, ci fa pensare che nelle prossime sedute sia meglio stare lontani dal titolo. Tuttavia il raggiungimento di area 17,5791€ potrebbe creare le condizioni per un’ottima opportunità di acquisto. Tale operazioni di trading avrebbe elevate probabilità di avere successo, ma chiusure giornaliere sotto 17,5791€ dovrebbero far chiudere immediatamente le posizioni long.
Vendere Generali potrebbe essere, quindi, non solo uno degli affari di fine anno, ma offrire anche l’opportunità di acquisto del titolo a prezzi bassi.

Generali Assicurazioni: proiezione rialzista in corso sul time frame giornaliero. La linea blu rappresenta i livelli di Running Bisector; la linea rossa i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione.