La grande assente di settembre, la pioggia, è finalmente arrivata. E valanghe di funghi porcini in certe zone dopo le piogge dei giorni scorsi hanno fatto la felicità dei tanti appassionati cercatori.
Certo, va detto che la forte e intensa pioggia ha generato tanti danni e pesanti distruzioni, specie in aree quali il Piemonte e la Liguria. Purtroppo, non sono mancati nemmeno i decessi. La causa di tutto ciò è sempre l’uomo e le sue responsabilità nel trascurare tutti quegli aspetti che influiscono negativamente sul riscaldamento climatico.
Valanghe di funghi porcini in certe zone dopo le piogge dei giorni scorsi
In questa sede, tuttavia, ci soffermiamo a parlare di funghi, che, come si sa, fioriscono dopo i primi acquazzoni autunnali. Anzi, in certe zone, si ravvisano valanghe di funghi porcini. E il fenomeno è dovuto proprio alle copiosissime piogge che nei giorni scorsi hanno colpito l’Italia. Procediamo con ordine.
Le piogge dei giorni scorsi
Dopo la torrida e calda estate, le piogge hanno ricreato l’habitat ideale per la crescita del porcino. Ossia un clima caldo umido, tra i 18-20 gradi, l’ideale di questi giorni.
Un vero cercatore di funghi, non solo porcini, ben sa che il primo parametro da seguire attentamente è il meteo. Magari, segnando sul calendario anche i giorni delle piogge. Da qui in poi, infatti, dovrà contare all’incirca 15 giorni per scovare i porcini riconducibili a quelle piogge.
Ecco, dunque, una prima raccomandazione da tenere a mente.
Dover cercare valanghe di funghi porcini
Il dilemma di ogni bravo cercatore di porcini è sempre quello: dove cercarli? Di norma, essi nascono nei boschi di latifoglie, anche se, in verità, in Italia vi è un’ottima produzione un pò ovunque.
Tuttavia, se proprio vogliamo ottimizzare il rapporto tempo/raccolta, vi forniamo una seconda, valida raccomandazione. Normalmente, è difficile trovare dei funghi buoni in boschi troppo maturi. La possibilità di trovarne in abbondanza e di migliori è maggiore, infatti, nei boschi più giovani.
In realtà, la ricerca può avvenire anche nei boschi maturi, qualora nel frattempo si fossero effettuati dei tagli. Da questo momento, però, bisognerà, comunque, attendere un pò di anni, e dare il tempo che si ricostituisca la complessità tipica di quel bosco.
Vediamo certe zone
Infine, citiamo alcune delle località maggiormente rinomate per essere a forte vocazione-porcini. Tra le regioni del Nord, in Piemonte un’area rinomata è quella dei boschi di castagni e querce, posti tra Ivrea e Vercelli.
Poco più a Sud, in Liguria, è nell’entroterra del Tigullio che si danno appuntamento gli esperti in materia. Più precisamente, tutte le aree intorno ai laghetti delle Lame. Il mix tra le foreste e l’umidità delle acque del lago crea, infatti, un habitat perfetto per il porcino. Che ritroviamo anche in Lombardia (tutta la valle d’Intelvi, ai confini con la Svizzera) e Veneto (tra le Dolomiti del Brenta).
Nel Centro Italia esiste proprio la Strada del Fungo Porcino. Dove si trova? Lungo la dorsale dell’Appennino parmense, terra ricca e nota per i porcini.
Anche le colline Metallifere della Toscana non sono da meno. Per non parlare, infine, del comprensorio tra Montieri, Massa Marittima, e Roccastrada, nonché l’insieme delle pendici del monte Amiata.
Infine alcune aree del Sud
E arriviamo, infine al Sud, dove citiamo tre zone su tutte. Anzitutto, il mitico Parco del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni, in provincia di Salerno. Quest’area, infatti, è ricca di funghi di ogni specie grazie alla presenza di boschi di faggi, di castagno e di querce.
A seguire, citiamo i monti della Sila, dove i ricchi boschi di abete e di pini garantiscono un habitat perfetto ai porcini. Infine, in Sicilia, essi si trovano soprattutto nell’area dell’Etna, seguita dal Parco dei Nebrodi, e lungo i sentieri che si snodano lungo le Madonie.
Ecco, dunque, svelato dove è più probabile imbattersi in valanghe di funghi porcini in certe zone dopo le piogge dei giorni scorsi.
Se, infine, gradite scoprire quali sono i trucchi e i segreti per cercare e trovare i i funghi porcini, vi suggeriamo di leggere il seguente articolo.