Scatta oggi in Lombardia la corsa alle prenotazioni per le vaccinazioni anti-Covid riservate agli ultraottantenni. Il portale dove i cittadini possono registrarsi per poi ricevere l’appuntamento per la somministrazione del vaccino apre i battenti alle ore 13. La stessa piattaforma è riservata all’operatività delle farmacie.
Ecco una piccola guida, come si potrà aderire. E quali sono le prime ‘”sabbie mobili” che dovremo superare per vaccinare noi o i nostri cari. È un’analisi interessante anche per chi vive e opera altrove, perché su circa 60 milioni di abitanti sparsi in tutta la Penisola, 10 milioni vivono in Lombardia. E al momento in Lombardia si hanno più dubbi che certezze.
Come funziona il portale
Ecco il link diretto alla pagina del portale sul quale i cittadini over 80 devono prenotarsi per poter fare il vaccino. Su questa pagina ci sono tutte le informazioni utili da leggere. Ecco invece il link alla pagina vaccinazioni che apre oggi dalle ore 13 in poi. Chi non riuscisse a compilare da solo, può farsi aiutare da un familiare o andare in farmacia o dal medico di base per fare la richiesta.
Anche alcuni Sindacati come la CISL saranno pronti per aiutare i loro iscritti, se sono in difficoltà. Chi deve vaccinarsi, deve stare pronto con la tessera sanitarie e con il cellulare. Durante la compilazione online, infatti, viene richiesto di inserire il numero di tessera e viene inviato un codice via SMS. Che va subito riportato nel modulo da compilare. Bisogna farlo entro tre minuti al massimo però, pena la chiusura del sistema.
Impossibile che i pazienti troppo anziani compilino da soli
Ecco il primo assalto che si teme, quello negli studi dei medici di base e nelle farmacie per l’iscrizione alla vaccinazione. Infatti, il medico di base e il farmacista non potranno dedicarsi alla compilazione a distanza, non potranno aiutare gli anziani provvisti di smartphone, tablet o Pc a superare qualche piccolo dubbio.
Chi ha ideato questa modalità col tempo limite dei tre minuti, non rammenta che gli anziani digitali sono lenti nell’operatività online. E che prima di schiacciare anche un solo tasto dell’home banking controllano mille volte di non sbagliare.
Vaccini anti-Covid e over 80, incredibili motivi del caos
Medici di base e farmacisti, dunque, saranno sommersi di pazienti che non sono riusciti a prenotare da soli con telefono o computer. Perché non avranno avuto abbastanza tempo per farlo. E saranno in coda altri pazienti che non hanno smartphone o Pc, non hanno dimestichezza con la tecnologia.
Purtroppo, solo dopo aver mandato la richiesta online, si può ricevere il messaggio o la telefonata con l’agognato appuntamento per la vaccinazione.
La beffa delle dosi
La somministrazione del vaccino Pfizer o Moderna avviene utilizzando fiale multi-dose che durano al massimo sei ore. Si pretenderebbe che i medici vadano porta a porta a fare 10 iniezioni in dieci case diverse a 10 clienti diversi, in sei ore. E infilino anche, fra l’una e l’altra, i 15 minuti di osservazione del paziente post-vaccino, per assicurarsi che lo tolleri bene.
Si tratta di un traguardo difficile da raggiungere. Neanche con una moto molto potente sarebbe fattibile. Il medico avrebbe solo 36 minuti a disposizione per muoversi da un cliente all’altro in una città o un paese, vedere le condizioni dell’ultraottantenne, fare il vaccino e pure l’osservazione di 15 minuti.
Occorre chiaramente, anche qui, un ripensamento della tempistica. Per evitare vaccinazioni “fuori pista” a chi non ha diritto, ma è a portata di mano in casa degli anziani. Oppure spreco di dosi vaccinali, se i medici non riescono a finire giornalmente quelle che restano aperte. Ma neanche vogliono trasgredire le istruzioni ricevute.
Ecco, dunque, riguardo ai vaccini anti-Covid e over 80, gli incredibili motivi del caos.