Il coronavirus cambierà anche la nostra estate, considerata la necessità di adeguarsi alle misure anti-contagio. Onde evitare un definitivo crollo del settore turistico, le Regioni stanno predisponendo piani per la Fase 3. Il tutto per fare in modo che gli italiani non debbano rinunciare necessariamente alle vancanze estive a causa del Covid-19. Quindi, ogni Regione si organizza come può, stabilendo misure che variano a seconda della morfologia del territorio e della tipologia di mare e di spiaggia. Le ipotesi formulate, quindi, ma in via di implementazione, sono le seguenti.
Vacanze in Campania
Nel Cilento e in Costiera Amalfitana, mete tra le più ambite al mondo, si pensa di contingentare gli ingressi sui lidi e sulle spiagge, affidandone il controllo ai Vigili Urbani. Inoltre, si ipotizza l’utilizzo dei termoscanner. Ad Ischia, invece, si pensa di realizzare piattaforme galleggianti, dotate di lettini per un massimo di 2-3 persone. Esse saranno gestite dagli sbabilimenti balneari e rappresenterebbero una ottima soluzione di svago e relax. Infatti, se bene attrezzate, potranno ricalcare delle vere e proprie oasi a mare aperto.
Puglia
Altra meta turistica e di vacanze ambita per le sue spiagge e per la buona cucina è il Salento. Ivi, il Governatore, tagliando la testa al toro, sta quasi pensando di creare un’isola felice, per questa estate.Come? Sottoponendo a tampone i vacanzieri, prima dell’ingresso. In tal modo, sarà possibile garantire una vacanza serena e rilassata a tutti: abitanti della Regione e vacanzieri.
Lazio
Poichè si reputa che il litorale laziale e romano saranno presi d’assalto perchè molti non andranno in vacanza, si è pensato ad una app. Quest’ultima consentirà ai bagnati la prenotazione anticipata per evitare file ed ottenere anticipatamente il proprio posto. Inoltre, si è pensato ad un braccialetto che segnali eventuali zone con assembramenti e consenta alle persone di evitarli. A ciò aggiungasi, distanziamento sulle spiagge, numero chiuso e sanificazione dei luoghi e degli oggetti.
Sardegna
In Sardegna non verranno utilizzati pannelli in plexiglass, per ragioni legate alla difesa delle spiagge e dell’ecosistema. Inoltre, la regione è ventilata, quindi sarebbe anche sconsigliato l’utilizzo di detti pannelli per motivi ambientali. Si reputa, inoltre, di poter garantire il controllo dei bagnanti a mezzo di droni e Vigili Urbani.
Marche
Le distanze tra le file, in spiaggia saranno di 5 metri e tra ombrelloni di 4,5. Per il resto, vigeranno le misure utilizzate generalmente da tutte le altre Regioni, cioè: sanificazione, divieto assembramento e distanze.
Liguria
Il Governatore ha autorizzato i trasferimenti per la manutenzione delle barche e annuncia che vi saranno delle figure che controlleranno le spiagge. Ritiene, inoltre, che queste ultime non gli diano grande preoccupazione per via del vento, dell’aria aperta e dell’acqua di mare che ha un effetto disinfettante.
Veneto
In Veneto sono state già organizzate postazioni di 50 mq per le famiglie. Queste quindi avranno a disposizione una sorta di casa in spiaggia. A ciò aggiungasi altre misure quali le app per prenotare, distanziamento nei luoghi comuni, sanificazione ecc.
Emilia Romagna
Quivi, le associazioni nel ramo del campeggio offrono soluzioni sicure, caratterizzate dall’adozione di tutte le misure di sicurezza anti-Covid. Si è pensato, inoltre, al pranzo sotto all’ombrellone per le famiglie per disincentivare l’assembramento nei luoghi comuni. Per coloro, invece, che vogliono rimanere a casa, utilizzando il terrazzo o il giardino, è stato predisposto un servizio di consegna dei lettini a domicilio.
Queste le ipotesi delle Regioni per i vacanzieri e le soluzioni proposte per poter andare al mare. Naturalmente, esse sono delle alternative per aprirsi all’idea delle vacanze estive in periodo di Covid. Poi, ognuno di organizzerà come vuole e come può.
Approfondimento
De Luca e la Campania