Vacanze a Tenerife e mercati azionari in balia delle onde

ProiezionidiBorsa

Buon sabato a tutti,

scrivere questo post vacanziero alla luce della crisi della Lira turca che ha scosso in questi giorni i mercati finanziari. Alla fine del 2017 nel report annuale di  ProiezionidiBorsa scrissi che nel corso del 2018 bisognava allacciarsi le cinture di sicurezza…

Dopo un decennio caratterizzato dalla liquidita’ facile garantita dai QE delle differenti Banche Centrali, operatori e clienti si sono assuefatti alla costante salita di quasi tutti gli assets, obbligazioni, immobili e quotazioni azionarie in costante crescita senza profonde correzioni, in particolar modo in America, dove la FED ha immesso trilioni di dollari mensilmente dando una grande spinta sia ai mercati sia all’economia, che ha segnato un dato di crescita favoloso vicino al 5% proprio nelle ultime settimane con grande gaudio di Trump.

Questo dato e’ ampiamente scontato dai mercati americani? Cosa ci dobbiamo aspettare nei prossimi 6-12 mesi?

Un errore costante degli operatori e clienti e’ quello di ragionare guardando nello specchietto retrovisore, quando scrissi il post a fine dicembre 2017, avevo invece cercato di immaginare il futuro. Avevo immaginato una scarsa coesione e collaborazione politica, sia a livello europeo (Brexit, Catalexit, emergenza immigrati), un possibile rallentamento economico dovuto alla minore capacita’ di spesa dei lavoratori, “la crisi” infatti ha arricchito le banche e le imprese e non ha lasciato troppo risparmio nelle tasche dei lavoratori, che non possono avere anche vacanze di qualita’!
Ultima cosa che mi aveva preoccupato, l’alto livello dei debiti pubblici, americano, giapponese, italiano in primis, che in questo decennio sono arrivati a livelli record, grazie anche al periodo di grazia dei QE, che hanno tenuto bassi i rendimenti vicino allo zero.

Oggi in America e in Italia siamo vicini al 3% sul decennale, cosa succedera’ se e per qualche ragione i rendimenti tornassero a un “normale” 5%?

Quanto sara’ l’aggravio di tasse o tagli di spesa per pagare la maggior spesa di interessi su debiti monstre?

Emergenza immigrazione e dazi introdotti da Trump sono stati poi il “cacio sui maccheroni” in una situazione politico economica mondiale con ancora tantissimi squilibri irrisolti sempre snobbati da mercati finanziari drogati dalla immensa liquidita’ dei QE.

Ora c’e’ da capire quanto potra’ essere profonda la probabile correzione sui mercati valutari, obbligazionari, immobiliari e azionari dei prossimi 12-36 mesi?

Potrebbe essere una grande opportunita’ di acquisto selettiva in attesa del prossimo fortissimo ciclo economico che sara’ spinto dall’ingente liquidita’ immessa dai QE, dai bassi salari post crisi e dall’importanza della tecnologia, che ha cambiato i processi produttivi e distributivi!

Arrivo alle vacanze, da circa un anno su questo sito scrivo nella rubrica Alternativa Tenerife, ho scelto le Canarie e Tenerife a fine 2013 per trasferirmi anche per il tema sicurezza.

Rimasi colpito dalla tranquillità in cui turisti da 140 differenti nazionalità potevano passare le loro vacanze estive e invernali sull’isola dell’ETERNA PRIMAVERA.
Bene in questo caldo 2018 in tutti i sensi, la sicurezza che si vive e si respira a Tenerife assume ancora un valore piu’ importante.

La crisi della lira turca ha visto perdere un 20% in una settimana del valore dei propri investimenti a chi aveva puntato sulla Turchia per comprare case o aprire attivitaà. Un crollo valutario che forse nasconde ulteriori problemi e sfiducia occidentale verso un Paese che ha incrementato la sua natura islamica, rispetto alla “Turchia moderna” pensata post guerra mondiale dal Padre della Patria Ataturk!
Parlando del Medio Oriente e del mercato egiziano del Mar Rosso in buona ripresa in questo 2018, ho letto ieri della dura battaglia di questi giorni nella striscia di Gaza, centinaia di missili lanciati dai palestinesi con risposta pesante israeliana. Il bellssimo Oriente Medio come dicono in Spagna non trova quindi pace a livello politico, valutario e quindi turistico. Non si possono programmare vacanze, investimenti e trasferimenti lavorativi in aree anchora infiammate da guerre, fondamentalismo religioso, poverta’ e instabilita’ valutaria.

Qualche parola anche sulla splendita Italia, sempre sui giornali ho letto i -30% di presenze segnati da Gallipoli e Ostia. La mancanza di programmazione, la insicurezza che si respira in molte localita’ italiane ha visto evaporare in poche settimane gli ottimi dati del turismo italico del 2017 in alcune localita’, come il pessimo stato delle strade romane con voragini giornaliere campeggiano sui giornali internazionali, affettando l’immagine dell’Italia e della citta’ Eterna!
E la Spagna? +2% di presenze nel primo semestre 2018 sui dati record del 2107, anche se il cambio di Governo e di politica verso gli immigrati da parte di Pedro Sanchez potrebbe passare fattura, proprio oggi la Merkel e’ a Cadiz per una due giorni di incontri proprio riguardanti il tema migratorio e sul futuro dell’Unione Europa.

Quindi molta attenzione nei prossimi mesi sia sui mercati finanziari, sia dove investire all’estero, sia a dove prenotare le vacanze, concludo citando Warren Buffet: “Regola n.1: NON PERDERE, Regola n.2 : RICORDARSI DELLA REGOLA N.1…