Utilizziamo gli anticorpi monoclonali! Abbiamo il diritto di riceverli per la nostra salute!

anticorpi monoclonali

Utilizziamo gli anticorpi monoclonali! Abbiamo il diritto di riceverli per la nostra salute! Questo è l’input dato qualche giorno fa dalla notizia dell’inizio dell’utilizzo degli anticorpi in alcune Regioni italiane.

Alla base di questi successi, però, vi sono retroscena, qualche volta, caratterizzati da lungaggini. Nonché da punti oscuri e incomprensibili. E ciò in quanto noi non conosciamo fino in fondo le dinamiche che si nascondono dietro alla commercializzazione dei farmaci, a livello mondiale.

Sì, perchè qualche volta si è verificato che le logiche del business prevalessero su quelle della salute pubblica. Nel caso, che quivi tratteremo, non sappiamo com’è andata.

Tuttavia, è indispensabile accendere i riflettori su questioni di vitale importanza. Dove i dubbi vanno estinti, anche attraverso l’informazione.

Abbiamo il diritto di sapere

Sappiamo, infatti, che il Covid, oltre a condizionare gli ultimi due anni della nostra salute, ha inciso anche sulle nostre coscienze. Cambiando profondamente le abitudini quotidiane di ciascuno.

Quindi, lo stesso, ha cambiato l’esistenza della popolazione mondiale a 360 gradi. Apportando dei danni che si protrarranno negli anni avvenire.

Sicché, non si è trattato solo di un danno enorme che ha riguardato la salute pubblica ma tutti gli aspetti della vita delle persone. Quindi, abbiamo il diritto di sapere cosa si nasconde dietro le nostre spalle e dietro le nostre vite.

Sicché, anche un’informazione nascosta o male interpretata, può rappresentare, per noi, a questo punto, un tradimento. Per questa ragione, è importante conoscere tutti i movimenti che si verificano a livello mondiale sulla questione Covid 19.

È stato, infatti, grazie a una fuga di notizie che, a partire dal 19 marzo, è iniziato l’utilizzo degli anticorpi monoclonali in Italia, presso l’ospedale Spallanzani di Roma e altri centri italiani.

La vicenda, alla base di questa scelta è a dir poco sconvolgente. Qualcuno ricordi che, a fine dicembre, venne diffusa una notizia relativa alle resistenze che l’AIFA avrebbe opposto all’utilizzo in Italia degli anticorpi monoclonali. In particolare, dell’anticorpo “Bamlanivimab”, prodotto dall’azienda farmaceutica Eli Lilly. In base alle fonti, quest’ultima avrebbe offerto gratuitamente al nostro Paese l’utilizzo di detto anticorpo ma l’AIFA non avrebbe dato alcun riscontro al riguardo.

La vicenda

A fronte di questa gravissima accusa, l’AIFA smentì, rendendo pubblica una relazione sull’accaduto. Essa specificò di non aver mai ricevuto alcuna proposta di cessione gratuita del farmaco da parte dell’azienda Eli Lilly.

Quest’ultima, avrebbe soltanto avanzato, all’inizio di ottobre, una generica disponibilità a cooperare, per individuare le modalità d’impiego del farmaco in Italia.

Anzi, l’azienda in questione avrebbe presentato all’AIFA una offerta di acquisto dell’anticorpo monoclonale che produce.

Infine, l’AIFA sottolineò che la resistenza all’ingresso del farmaco erano da ricondurre al fatto che la FDA prevede un livello di evidenze scientifiche inferiore rispetto all’EMA (Autorità Europea Medicinali). Quindi, la lentezza nell’introduzione del monoclonale sarebbe stata da ricondurre a ragioni di tutela della salute pubblica.

Tuttavia, è stato proprio a seguito di questa incresciosa vicenda che l’accesso del monoclonale in Italia è stato accelerato. Infatti, a inizio febbraio (e precisamente il 3) l’AIFA, in accordo con il Governo italiano, ha dato il via libera all’utilizzo proprio dell’anticorpo dell’azienda farmaceutica Eli Lilly e a quello prodotto dalla Regeneron, entrambe americane.

Utilizziamo gli anticorpi monoclonali!

Sarà un caso ma si è reputato che la situazione di emergenza, e le evidenze scientifiche sui benefici, potessero consentire di “ridurre le procedure di approvazione”, anche in assenza di una sperimentazione completa. D’altronde, è accaduto un pò così anche con i vaccini.

Insomma, a partire da qualche settimana, lo stesso anticorpo prima messo in attesa, è in sperimentazione allo Spallanzani di Roma, in Toscana e in Campania. In queste tre Regioni, cioè, si è dato il via all’utilizzo del cocktail della Regeneron (utilizzato anche da Trump) e al farmaco di Eli Lilly, entrambi autorizzati dall’EMA.

Insomma, utilizziamo gli anticorpi monoclonali! Abbiamo il diritto di riceverli per la nostra salute!