Molte persone lo hanno nominato col terrore negli occhi.
Alcuni lo hanno perfino descritto come una “macchina mortale perfetta” (quella semmai è la bellissima Scutigera coleoptrata, ma questo è un altro discorso). Sulla paura che pervade le persone quando si nomina il Loxosceles rufescenses, non si può fare granché. Semmai, incolpiamo J.K. Rowling e Tolkien per aver inserito dei malevoli ragnoni nelle loro saghe, terrorizzando il nostro subconscio. Facciamo però un po’ di luce sul nostro (scarsamente) amichevole aracnide di quartiere.
Carta d’identità di uno dei ragni più pericolosi d’Italia
Parliamo della famiglia: innanzitutto, è un Sicaride.
Ciò comporta che, anziché quattro paia di occhi, ne abbia “soltanto” tre, e inocula un veleno da non sottovalutare (come tutti i Sicaridae, del resto). Non c’è da averne timore, il nostro ottupede è un tipo riservato, tant’è vero che il suo nome inglese è Mediterranean recluse spider.
Ha parecchi nomi, ma in Italia è noto come ragno violino, ed è classificato potenzialmente dannoso per l’uomo. “Potenzialmente”, significa che l’umano deve averci a che fare cum grano salis: non è aggressivo, ma se lo si va a punzecchiare, si difende mordendo.
Voglio una vita tranquilla
La sua area natale copre il bacino del Mediterraneo e il Vicino Oriente. Facilmente diffuso tramite il trasporto delle merci, è diventato invasivo in quasi tutti gli altri continenti e le isole. Questa specie ama i climi caldi e gli habitat semi-aridi, tipicamente vive sotto le pietre e in cavità. Capita di frequente che cerchi rifugio in piccoli anfratti, quando invade l’ambiente sinantropico.
Tendenzialmente evita gli incontri con l’uomo, anche perché ha abitudini notturne; ogni tanto però, gli capita di rintanarsi nel posto sbagliato (letti, cassetti, scarpe). Questi sono fra i pochi casi in cui il ragno violino potrebbe reagire aggressivamente, e il suo morso, benché raramente letale, non si deve sottovalutare.
Se lo conosci, ti evita
Il suo veleno rilascia delle citotossine che, oltre a causare un’edema, necrotizzano l’area interessata, richiedendo un intervento di chirurgia plastica.
In ⅔ dei casi, comunque, è un morso a secco, perché gli umani non sono prede interessanti, e il ragno in ogni caso preferisce la fuga. Il morso è inizialmente indolore, e se presenta veleno, si manifestano i sintomi elencati poco più sopra.
Se si incontra in ambito domestico, meglio evitare di toccarlo. Accompagnarlo con la scopa o rinchiuderlo in un barattolo per lasciarlo fuori casa sarà la strategia migliore per non rincontrarlo più.
Uno dei ragni più pericolosi d’Italia vive nelle nostre case. Come riconoscerlo?
Si può tenere a mente la sua tassonomia.
È un Loxosceles rufescenses, se:
- ha tre paia di occhi disposte a forma di u;
- l’addome è color marroncino chiaro e presenta un “violino” più scuro sul cefalotorace;
- le zampe sono lunghe, lievemente pelose;
- i pedipalpi sono divergenti e poco pronunciati.
Il consiglio è quello di rivolgersi a dei disinfestatori, se ne si trovano più esemplari in casa, e di fotografarli per identificarli con precisione.
Uno dei ragni più pericolosi d’Italia vive nelle nostre case, ma è bene non farsi prendere da panico inutile.