Attesissimo, anche se spesso divide la critica e il pubblico tra estimatori e diffidenti, tra chi ne esce appagato e chi deluso. Ritorna Nanni Moretti dopo vent’anni da “La Stanza del figlio”. Agli esordi dell’autunno, l’appuntamento è per il prossimo 23 settembre al cinema con il film dal titolo “Tre piani” già di scena in anteprima al Festival di Cannes nel mese di luglio. Per la regia di Nanni Moretti, nel cast tra gli altri (oltre al regista) troveremo Margherita Buy, Riccardo Scamarcio, Adriano Giannini, Stefano Dionisi.
Tre piani
Ispirato all’omonimo romanzo dello scrittore israeliano Eshkol Nevo, la trama si snoda nelle vicissitudini degli inquilini di tre piani distinti. Al primo piano troviamo una famiglia con una bambina. Nell’appartamento accanto vivono Giovanna e Renato che spesso intrattengono la piccola dei vicini. Una sera Renato scompare per alcune ore con la piccola e quando dopo un po’ vengono ritrovati, il papà teme che la piccola sia stata vittima di qualcosa di brutto. Questo timore diventa un’ossessione che creerà tensione in casa.
Uno dei film più attesi al cinema in autunno per il ritorno di un grande regista italiano
Salendo al secondo piano troviamo una mamma alla prima esperienza rispetto alla maternità e un papà che in passato è stato spesso lontano per lavoro. La donna vive in un perenne stato di solitudine che teme possa degenerare in qualcosa di più patologico. Infine al terzo piano, ci sono due giudici con il figlio. Quest’ultimo una notte in preda all’alcol investe una donna e la uccide. Da qui la profonda frattura tra padre e figlio che incrina tutto il rapporto. Il papà è Nanni Moretti.
Un film duro
Molta della critica definisce nero, uno dei film più attesi al cinema in autunno per il ritorno di un grande regista italiano che sicuramente merita la visione. Il dolore e il senso di colpa sembrano fare da sfondo costante alle tre storie. Moretti presenta e osserva le tre storie alle prese con situazioni incresciose che ledono e intaccano la serenità familiare. I tre piani ad un certo punto diventano impilati l’uno sull’altro. Lo spettatore può rimanere turbato o al contrario immedesimarsi in storie che possono riguardare la vita ordinaria di chiunque.
La produzione
La produzione è di Sacher Film e Fandango con Rai Cinema e Le Pacte. Si tratta di uno dei tanti film del noto regista già mente di numerose pellicole come Mia madre, La stanza del figlio, Aprile. Un appuntamento per i fans in particolare e per quanti hanno la curiosità di conoscere l’ultima produzione di uno dei più grandi registi italiani.