Unicredit zavorra di Piazza Affari mentre si susseguono le ipotesi sul futuro dell’istituto bancario. È questo quanto successo nell’ultima settimana sul listino milanese.
L’istituto bancario durante le ultime sette sedute ha perso più sia del settore di riferimento che del listino milanese. Probabilmente questa sotto performance è legata alle notizie che si susseguono intorno al futuro dell’istituto bancario.
Da un lato, infatti, c’è chi vede Unicredit come il catalizzatore di una prossima fusione nello scenario bancario italiano con protagonisti Banco BPM e Banca MPS. Dall’altro chi vede una ristrutturazione dell’istituto bancario con la creazione di uno spin-off delle attività non italiane cui aggiungere la divisione Cib (Investment Banking) con la quotazione a Francoforte fino al 50% della subholding. C’è, poi, ancora chi vede l’accordo di Unicredit con un big del settore europeo come Bnp Paribas.
In attesa degli sviluppi futuri, Unicredit continua a sottoperformare il listino milanese nonostante per gli analisti il titolo sia sottovalutato del 40%.
Unicredit zavorra di Piazza Affari mentre si susseguono le ipotesi sul futuro dell’istituto bancario, ma cosa prevede l’analisi grafica e previsionalel?
Unicredit (MIL:UCG) ha chiuso la seduta del 16 ottobre in rialzo dello 0,64% rispetto alla seduta precedente a quota 6,866 euro.
Qualunque sia il time frame considerato la proiezione in corso su Unicredit è ribassista e gli obiettivi sono posti su livelli molto più in basso rispetto ai livelli attuali.
Anche i segnali dell’ultima seduta della settimana non sono molti incoraggianti. Sul giornaliero, infatti, le quotazioni hanno fallito la rottura della resistenza in area 6,89 euro. La qual cosa avrebbe determinato un’inversione rialzista di breve. Sul settimanale, invece, è stato rotto il supporto in area 6,932 euro rafforzando lo scenario che vede il raggiungimento del II obiettivo di prezzo obiettivo di prezzo in area 5,807 euro. La massima estensione ribassista si trova in area 4,02 euro.
È sul mensile, però, che si decideranno le sorti di Unicredit. Qualora la chiusura di ottobre dovesse essere inferiore a 7 euro le quotazioni si dirigerebbero verso la massima estensione del ribasso in area 3,26 euro. La tenuta di area 7 euro, invece, potrebbe rappresentare un ottimo punto di partenza per i rialzisti.