Unicredit: ribasso finito o si rischiano ulteriori ribassi per il titolo azionario?
Se andiamo ad analizzare il Ftse Mib e i suoi componenti non possiamo che rimarcare che la situazione grafica sembra essere la stessa per tutti. Dopo il forte rimbalzo dai minimi di marzo si è giunti ad un punto nodale: da questi livelli o si parte definitivamente al rialzo oppure il rischio è di assistere ad ulteriori ribassi anche sotto i minimi di marzo.
Le nostre previsioni per le Borse mondiali escludono l’ipotesi di nuovi minimi rispetto al mese di marzo almeno fino al luglio 2021 ma questo non significa che la tendenza possa sconfessare questa ipotesi.
Cosa fare da ora in poi e come comportarsi?
Si devono andare ad analizzare quei livelli che se violati potrebbero portare a nuovi ribassi. Oggi andiamo a studiare la situazione grafica del titolo Unicredit (MIL:UCG).
Il titolo ha chiuso la giornata di contrattazione del 26 giugno a 7,909. Da inizio anno ha segnato il minimo a 6,012 ed il massimo a 14,442.
Unicredit: ribasso finito o si rischiano ulteriori ribassi per il titolo azionario?
Quali sono le condizioni da ora in poi che potranno portare a nuovi rialzi o a nuovi ribassi?
Cosa monitorare?
Dal punto di vista dei fondamental, riteniamo che ai livelli attuali come da metodo discounted cash flow ci siano livelli di sopravvalutazione. Il consenso degli analisti (25 giudizi) invece calcola un prezzo obiettivo a 9,61.
Dal punto di vista grafico, il trend di breve termine rimarrà rialzista (quello di lungo termine è ribassista fino a quando non verrà superato 11,74 in chiusura mensile) fino a quando si assisterà a chiusure settimanali superiori a 7,542. Sotto questo livello come indicato diventerebbe molto elevato il rischio di nuovi minimi nel corso dell’anno 2020 inferiori a 6,012.
Il livello di 7,542 mantiene intatta la struttura rialzista “disegnata” dai minimi di marzo e questo pattern fino a quando non verrà sconfessato di settimana in settimana, sembra puntare ai 10,37 e poi 14,442.
Si procederà per step.