Unicredit (UCG.IT) ha chiuso la seduta del 21 novembre a 10,712€ in rialzo dell’1,83% sfruttando il rimbalzo collettivo del settore bancario.
Scissione tra Italia e asset esteri, questo il piano B di Meustier? (fonte IlSole24Ore)
L’ipotesi è quella di procedere in futuro a una vera e propria scissione in due del gruppo: da una parte le attività italiane di UniCredit, dall’altra quelle estere che comprendono Germania, Austria, Centro Est Europa, Turchia, Russia. La divisione corporate & investment banking (Cib) sarebbe frazionata, confluendo in maggior misura nella UniCredit estera che con ogni probabilità avrebbe sede in Germania.
L’operazione sarebbe inizialmente neutrale per gli azionisti, che al momento della scissione si vedrebbero assegnate azioni delle due nuove entità. Ma secondo gli analisti serie incertezze riguarderebbero l’attribuzione pro-quota dell’equity e delle obbligazioni al passivo. Dal quartier generale della banca, le fonti ufficiali rispondono con un «no comment» e ricordano che l’orizzonte del piano strategico è all’insegna di “One Bank”. Aggiungendo che con i conti del terzo trimestre 2018 UniCredit ha annunciato che ogni società del gruppo dovrà diventare autofinanziata.
Per il momento, stando alle indiscrezioni che trapelano, l’ipotesi allo studio sarebbe una sorta di piano B che il vertice di UniCredit è impegnato a valutare nell’interesse degli azionisti, per oltre l’80% ormai investitori istituzionali (in gran parte esteri).
Il punto di partenza del progetto è la constatazione di quanto il rischio Italia pesi sulla valutazione dell’intero gruppo che, a meno di due anni dall’aumento di capitale da 13 miliardi finanziato dal mercato e dopo cessioni per 9 miliardi, ha visto scendere la capitalizzazione di Borsa ad appena 24 miliardi. Se si escludono le recenti svalutazioni delle attività in Turchia, per una crisi che viene giudicata transitoria, tutto il recente “downside” del valore di mercato di UniCredit è attribuito dagli investitori al rischio Italia, che rischia di appesantire anche in prospettiva la valutazione di un gruppo che invece ha oltre la metà dell’attivo fuori dai confini italiani.
Analisi tecnica di Proiezionidiborsa su Unicredit
Sul titolo è in corso una proiezione ribassista che ormai si è allontanata definitivamente da area 11,3244€. A questo punto, quindi, le quotazioni sono dirette verso il II° obiettivo di prezzo in area 8,3075€.
Solo il recupero immediato in chiusura giornaliera di area 11,3244€ darebbe fiato ai rialzisti.

Unicredit: proiezione ribassista in corso sul time frame giornaliero