Unicredit: la discesa non è ancora giunta al capolinea

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La BCE fa, la BCE disfa. Proprio a inizio marzo avevamo riportato la notizia secondo la quale la Banca Centrale Europea aveva dato a Unicredit il permesso all’utilizzo del metodo del patrimonio netto per calcolare la partecipazione nella turca Yapi Kredi (clicca qui per leggere l’articolo). Questa notizia aveva messo le ali al titolo bancario.

Viceversa nei giorni scorsi la notizia che la BCE aveva invitato gli istituti bancari a rinviare la distribuzione della cedola, ha fatto precipitare tutto il settore bancario. Unicredit ha particolarmente sofferto questa decisione tanto che nelle ultime sette sedute ha lasciato sul campo il 17% a fronte di un 8% del settore di riferimento e di un 2% del mercato italiano.

Nonostante ciò, Unicredit rimane un titolo molto interessante per i seguenti motivi

  • Gli elevati livelli di margine del gruppo sono alla base di forti profitti.
  • Storicamente, l’azienda ha pubblicato dati di bilancio al di sopra delle aspettative.
  • Il capitale proprio è uno dei più interessanti sul mercato per quanto riguarda la valutazione multipla degli utili.
  • Gli analisti che si occupano di questa società raccomandano per lo più la sovraponderazione delle azioni o l’acquisto di azioni.
  • Il prezzo target medio fissato dagli analisti che coprono il titolo è superiore ai prezzi correnti e offre un enorme potenziale di apprezzamento. Al momento, infatti, Unicredit risulta essere sottovalutata del 100% circa.

Un punto debole dell’istituto bancario è legato alle previsioni di Standard & Poor’s sulle prospettive di crescita del fatturato che dovrebbero essere molto basse per i prossimi anni fiscali.

Dove è diretto Unicredit secondo l’analisi grafica e previsionale?

Unicredit  (MIL:UCG) ha chiuso la seduta del 1 aprile in ribasso del 4,02% rispetto alla seduta precedente a quota 8,54€. Da notare che il titolo si trova sui minimi storici.

Al momento le previsioni su Unicredit sono molto semplici. La tendenza in corso sul time frame mensile è ribassista e la chiusura di marzo ha confermato che la discesa continuerà fino al I° obiettivo di prezzo in area 5,0925€, Su questo livello si potrebbe provare a entrare sul titolo, anche se la sua rottura in chiusura mensile potrebbe far precipitare le quotazioni in area 1,5628€.

Il recupero in chiusura mensile di 8,6795€ sarebbe un primo indizio di svolta al rialzo.

Vista la situazione, quindi, si consiglia la massima prudenza.

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Unicredit: proiezione ribassista in corso sul time frame mensile. La linea blu rappresenta i livelli di Running Bisector; la linea rossa i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione.

Approfondimento

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