Una valanga di acquisti sui titoli ex Fiat e sulle altre blue chip ha spinto Piazza Affari sui massimi dell’anno

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Strepitosa seduta per la Borsa di Milano. Il listino milanese mette a segno un inizio di settimana da incorniciare, con una giornata vissuta costantemente in ascesa. Una valanga di acquisti sui titoli ex Fiat e sulle altre blue chip ha spinto Piazza Affari sui massimi dell’anno.

Inizio di settimana da incorniciare per la Borsa di Milano

Vola Piazza Affari travolta da acquisti a raffica. Nel precedente articolo eravamo stati facili profeti nel richiamare nel titolo nuovi record. Ma dopo la seduta di venerdì c’erano tutte le premesse per una grande seduta e per una settimana brillante. Oggi, una valanga d’acquisti sui titoli ex Fiat e sulle altre blue chip ha spinto Piazza Affari sui massimi dell’anno. Tra i primi 4 titoli delle blue chip ci sono Cnh, Industrial, Stellantis ed Exor.

Ma andiamo con ordine e partiamo dai motivi che hanno spinto la Borsa di Milano al record dell’anno e sui massimi a 12 mesi.

Il Congresso USA mette le ali ai mercati azionari

Il principale fattore che ha favorito la corsa di Piazza Affari, arriva dall’America. Il Congresso USA ha approvato un nuovo piano di stimoli da 1.900 miliardi di dollari. Al cambio attuale sono circa 1.600 miliardi di euro, ovvero quasi il PIL italiano di un intero anno. Logico che i mercati abbiano festeggiato. E infatti anche gli altri listini europei sono saliti molto.

La Borsa di Milano è partita in rialzo ed è salita con un passo costante per tutta la giornata. Indice di acquisti costanti per tutto il giorno e che non si sono mai esauriti. Al termine della seduta l’indice Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB), ha chiuso in rialzo del 3,1% a 23.681 punti.

Volano i titoli ex Fiat e tra questi Cnh Industrial

Tra i quaranta titoli a maggiore capitalizzazione, le blue chip, solo Diasorin ha chiuso in calo. La migliore è stata Cnh Industrial, che ha guadagnato il 7,5%. Il titolo è sui massimi storici. Il balzo è dovuto proprio al superamento in apertura del precedente record a 12,8 euro, che reggeva dal gennaio 2018. I prezzi hanno chiuso sul massimo della giornata a 13,16 euro.
Il superamento dei 13,16 euro spingerà i prezzi al primo target psicologico di 13,5 euro, quindi a 14 euro. Al ribasso 12,5 euro è un supporto sotto il quale i prezzi potrebbero tornare a 12,00 euro e successivamente a 11,5 euro.

Approfondimento
Questa l’analisi multidays e il punto sui mercati internazionali dell’Ufficio Studi di ProiezionidiBorsa.