Nella vita possono capitare situazioni in cui abbiamo urgente bisogno di denaro. Magari in un momento in cui le nostre finanze latitano e non abbiamo le condizioni per ottenere un prestito dalla banca. Gli Istituti finanziari, infatti, richiedono una serie di requisiti che non è sempre facile avere. Lavoro stabile, retribuzione adeguata alle rate ed uno storico di pagamenti ineccepibile sono solo alcune delle caratteristiche richieste dalle finanziarie. In alcuni momenti sembra che non ci sia davvero alternativa, se non il ricorso agli usurai. Soggetti senza scrupoli che, davvero, potrebbero portarci alla rovina. Esiste però, una soluzione se hai urgente bisogno di soldi e non riesci ad ottenere un finanziamento. Un’opzione assolutamente legale che consente l‘accesso al credito anche a persone disoccupate o segnalate nelle banche dati dei cattivi pagatori. Il prestito su pegno segue infatti quanto previsto dal R.D. 1279/1939.
Come funziona il credito su pegno
Il credito su pegno è una delle forme di finanziamento più antiche e si basa su un bene dato in garanzia. Questa è una soluzione se hai urgente bisogno di soldi e non riesci ad ottenere un finanziamento. Richiede infatti, solo il possesso di un oggetto che abbia un valore commerciale e sia facilmente vendibile. Gioielli, tappeti, strumenti informatici, quadri, orologi sono beni che si prestano perfettamente allo scopo. Il soggetto erogatore riceve dal cliente l’oggetto dato a garanzia e lo valuta. A quel punto le parti sottoscrivono un regolare contrato di finanziamento. Il finanziamento concesso in genere non supera il 70/80% del valore del pegno. Mentre la durata varia mediamente da 3 a 12 mesi. Alla scadenza del finanziamento, il cliente deve rimborsare alla banca il capitale e gli interessi concordati. In quella sede l’Istituto restituirà il bene che ha custodito nelle proprie casseforti.
Una soluzione se hai urgente bisogno di soldi e non riesci ad ottenere un finanziamento
Qualora il cliente non fosse in grado di rimborsare quanto dovuto alla banca nei tempi previsti dal contratto, l’Istituto venderà il bene. Le banche e gli operatori specializzati organizzano periodicamente delle vendite all’asta proprio di oggetti derivanti da pegno non riscosso. Secondo dati ufficiali della Banca d’Italia, solo il 5% degli oggetti dati in pegno finisce poi all’asta. Un numero che evidenzia come anche i soggetti che non possono ottenere credito ordinario, siano spesso affidabili nei pagamenti. Sempre Bankitalia riporta che, annualmente, nel nostro Paese le richieste di prestito su pegno sono circa 30.000. L’importo medio concesso non supera statisticamente i 700 euro. Insomma, una soluzione se hai urgente bisogno di soldi e non riesci ad ottenere un finanziamento tradizionale. Inoltre, consente anche di evitare gli imbarazzi ed i problemi che nascono quando si chiedono soldi ad amici e parenti. Abbiamo approfondito questa tematica in un recente articolo.