Per definizione una società che crea valore è quella che fa guadagnare sia gli azionisti di riferimento che i piccoli azionisti. Non quelle società che, soprattutto in passato, sono servite solo a far guadagnare gli azionisti di riferimento mediamente operazioni di ingegneria finanziaria.
EXOR è senza ombra di dubbio una dei quelle società che crea valore per tutti. Come scritto in un precedente articolo (Puntare su EXOR e sulle capacità imprenditoriali di John Elkann?)
Da quando è stato quotato (marzo 200), infatti, il titolo azionario cassaforte della famiglia Agnelli ha guadagnato circa il 1400%. Una performance stratosferica frutto dell’ascesa altrettanto stratosferica del giro di affari della società. Nel 2018 il fatturato del gruppo è arrivato a 143,2 miliardi di euro e il valore complessivo netto è passato dai 3,9 miliardi di euro del 2009 ai 23,9 di quest’anno. Inoltre ha distribuito circa 2 miliardi di euro in dividendi agli azionisti.
Cosa accadrà dopo la fusione tra FCA e PSA? Riuscirà EXOR ancora una volta a essere una società che crea valore per gli investitori?
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Le conseguenze su EXOR della fusione FCA-PSA
Leggendo le carte dell’accordo tra FCA e il gruppo francese PSA si evince che il vantaggio per EXOR è duplice. Da una parte le spetta un dividendo straordinario pari a 1,9 miliardi di euro. Dall’altra c’è poi il premio che il gruppo francese riconosce ai soci dell’ex Lingotto: 7 miliardi tondi considerando la differenza tra il valore di FCA dopo lo stacco della cedola straordinaria (13 miliardi) e quello che viene riconosciuto nell’ambito della fusione (20 miliardi). Tutto questo si traduce in un premio sul pacchetto di azioni FCA detenuto da EXOR pari a 2 miliardi di euro.
Non deve sorprendere, quindi, se la casa di rating S&P abbia alzato l’outlook (da “stabile” a “positivo”) a EXOR, il cui rating è «BBB+».
Come verranno utilizzati tutti questi miliardi da EXOR? La storia di EXOR ci insegna che, almeno nel recente passato, la scelta è stata sempre quella di reinvestire nella società quanto incassato dalle partecipate FCA, Ferrari, Cnh Industrial e più recentemente Partner Re in termini di dividendi.
Non dovremmo, quindi, sorprenderci se in futuro la società dovesse intraprendere nuovi investimenti per la creazione di valore dei suoi azionisti.
Analisi grafica e previsionale
EXOR (MIL:EXO) ha chiuso la seduta di contrattazioni del 23 dicembre a quota 70,90€ in ribasso dello 0,28% rispetto alla seduta precedente.
La proiezione in corso sul time frame settimanale è rialzista e non ha più ostacoli lungo il cammino che porta verso il II° obiettivo di prezzo in area 73,95€. La massima estensione del rialzo in corso, poi, ha come obiettivo area 82,105€ (III° obiettivo di prezzo).
I ribassisti potrebbero trovare nuova forza solo da chiusure settimanali inferiori a 65,794€.

EXOR: proiezione rialzista in corso sul time frame settimanale. La linea blu rappresenta i livelli di Running Bisector; la linea rossa i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione