Una ricetta di un dolce sospeso tra due realtà che affascina e incuriosisce i cuochi

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Quando pensiamo alla pasticceria napoletana il nostro immaginario si popola di ricette pasquali. Pastiera, babà, sfogliatelle ricce. Eppure c’è una ricetta di un dolce sospeso tra due realtà che affascina e incuriosisce i cuochi sin dalla sua apparizione: Il danubio.

Di origine tedesca (austriaca per la precisione), il Danubio è un lievitato ripieno di marmellata che viene servito già “porzionato”, grazie alle palline che lo compongono.

La sua nascita si perde nella prima guerra mondiale e la sua conclusione. Un pasticcere napoletano, sposato a una austriaca, comincia a servire brioscine ripiene di marmellata, le Buchtlen. Sono palline di pasta lievitata che vengono cotte tutte vicine, per formare una sorta di fiore lievitato. La ricetta è piaciuta così tanto ai campani che, ad oggi, la sua diffusione più famosa è quella salata. Ripieno infatti di salame e formaggi vari, le “brioscine del Danubio” vengono portate sulla tavola ad ogni occasione di festa, specie la Pasqua.

Una ricetta di un dolce sospeso tra due realtà che affascina e incuriosisce i cuochi. Come si prepara?

Per preparare il Danubio bastano pochi semplici ingredienti:

  • 230 gr di latte intero;
  • 50 gr di olio extravergine d’oliva;
  • 1 uovo medio;
  • 14 grammi di lievito fresco di birra;
  • Farina manitoba 550 gr;
  • 30 gr di zucchero
  • 10 gr di sale.

Unire gli ingredienti secchi in una terrina, aggiungere i liquidi successivamente e creare un impasto elastico. Fate lievitare per 3 ore circa. Finita la lievitazione, prendere un pezzetto di pasta, modellarlo a pallina e riempirlo con scamorza, prosciutto o qualunque cosa si voglia. Oliate una teglia di circa 28 cm di diametro e adagiarvi le palline. Fate lievitare un’altra mezz’ora. Scaldate il forno a 180° gradi ventilato e spennellate sulla superficie della pasta latte e uovo. Infornate per circa 30 minuti.

Il Danubio si conserva per circa due tre giorni in una campana di vetro al riparo dagli agenti esterni.