La Redazione di ProiezionidiBorsa monitora costantemente le novità normative relative ai requisiti per richiedere il pensionamento. Negli ultimi mesi si è molto discusso in merito al sempre più probabile mancato rinnovo di quanto previsto dal D.L. 4/2019. Questo decreto ha stabilito la possibilità di accedere alla pensione INPS all’età di 62 anni con almeno 38 anni di contribuzione. Non si è trattato di una riforma definitiva, bensì di una finestra in scadenza alla fine di quest’anno, salvo possibili rinnovi. Fin dalla sua emanazione, Quota 100 ha suscitato polemiche politiche e dubbi sulla sua sostenibilità a lungo termine. Proprio per la difficoltà di mantenere questa struttura, il Governo sembra ora intenzionato a non rinnovare questa opzione per il futuro. Il 2021 sarà quindi probabilmente l’ultimo anno in cui sarà possibile andare in pensione con Quota 100. Questo rappresenta quindi una possibilità irripetibile per andare in pensione per i nati nel 1959.
Una scelta politica
L’attuale Governo sembra aver scelto di non rinnovare Quota 100 dopo aver effettuato le dovute valutazioni tecniche. L’allungamento dell’aspettativa di vita e l’appesantimento delle casse INPS causato dalla pandemia hanno reso impossibile una riduzione del periodo contributivo. Appare quindi inevitabile un ritorno a quanto previsto dalla riforma Fornero con ulteriori nuovi criteri restrittivi in futuro. Insomma, nei prossimi anni potremmo assistere ad un ulteriore progressivo innalzamento dell’età pensionabile ma nel 2021 Quota 100 resterà in vigore. I nati nel 1959 potranno quindi richiedere il trattamento previdenziale all’INPS qualora abbiamo accumulato almeno 38 anni di contributi. Un’opportunità che dal prossimo anno non dovrebbe più ripetersi, salvo sorprese derivanti da nuove possibili future maggioranze di Governo.
Una possibilità irripetibile per andare in pensione per i nati nel 1959
Per richiedere la pensione tramite il meccanismo di Quota 100, i nati nel 1959 devono poter vantare almeno 38 anni di contribuzione. In altre parole, potranno andare in pensione i neo-sessantaduenni che abbiano lavorato ininterrottamente a partire dai 24 anni di età. Oppure chi abbia maturato una contribuzione figurativa in continuità con la propria attività lavorativa. Poiché difficilmente in futuro si apriranno finestre simili, si tratta di una possibilità irripetibile per andare in pensione per i nati nel 1959. Gli interessati possono verificare la propria posizione INPS richiedendo all’Istituto un estratto conto contributivo. Questo documento riepiloga infatti tutti i contributi versati che risultano utili al calcolo per la pensione. Qualora si riscontrino delle inesattezze o un errata contabilizzazione dei contributi sarà possibile chiederne la correzione. Abbiamo trattato le modalità di recupero dei contributi INPS mancanti in un recente approfondimento.