L’impatto del Covid-19 sui mercati è stato, ed è tutt’ora, dirompente. Miliardi andati in fumo ed investitori in totale panico da sell-off. E se anche la settimana si è chiusa con segno più, c’è molta apprensione per l’andamento futuro delle Borse mondiali e della nostra salute.
Oggi ci concentriamo su un titolo sottovalutato del 156% che riesce a garantire ai suoi azionisti un dividendo abbastanza elevato e soprattutto considerato affidabile. Per capire bene il contesto in cui opera, bisogna pensare a come il coronavirus abbia cambiato, speriamo per poco ancora, le abitudini di tutti noi. La popolarità di ashtag come #iorestoacasa sono la prova provata che tutto ciò che ha a che fare con l’interazione all’interno delle mura domestiche gode attualmente di un suo momento di gloria.
È proprio in questo contesto, in cui anche le comunicazioni tra utenti distanti si intensificano, che possiamo inquadrare il colosso statunitense Verizon Communications (NYSE:VZ).
Affrontare la quarantena con le telecomunicazioni. Un titolo sottovalutato del 156%
L’azienda è seconda solo ad AT&T (NYSE:T), con cui condivide i primati di utenti sul suolo americano. Con quasi 40 anni di attività, è proprietaria di realtà come Yahoo! e AOL, oltre ad altre acquisizioni in cui Verizon sembra molto attiva.
Sappiamo bene come i titoli azionari del settore telecomunicazioni abbiamo performato lo scorso anno grazie alla tecnologia innovativa del 5G. Ciò significa ovviamente che la base di partenza è molto buona, al di là del momento.
Ecco in sintesi le caratteristiche di Verizon dal punto di vista dei fondamentali.
- Un buon rendimento da dividendo del 4,75% all’anno, rafforzato da una certa affidabilità
- Capitalizzazione di mercato che arriva quasi a 215 miliardi, con un P/E ratio a 11.14 e un EPS davvero elevato di 4.65$.
- Il prezzo attuale di contrattazione (51.80$) è circa un terzo del suo fair value stimato di 133.01$. Ciò lo rende sottovalutato del 156,8%, che è di fatto una percentuale elevata.
Verizon tra potenzialità attuali e prospettive future
Il 2020 non è iniziato bene per il titolo, con un calo di circa il 5% nei primi dieci giorni di gennaio. L’andamento attuale, come indicato nel grafico, è abbastanza palese. Ma le caratteristiche che abbiamo analizzato potrebbero rappresentare un fattore positivo, visto il ruolo fondamentale che riveste. Per questo motivo potrebbe essere tra quei titoli che conviene monitorare costantemente in attesa che finisca l’uragano.
