Prendendo spunto dalle performance eccezionali del 2019, diamo uno sguardo ad un titolo azionario che sembra pronto a superare il suo massimo storico. Ci troviamo nel settore sanitario e precisamente nel segmento farmaceutico, profittevole per molti aspetti e anche complicato per altri.
Profittevole perché le aziende che riescono ad elevarsi dalla massa ottengono risultati a volte davvero sorprendenti. Complicato per le dure regole imposte dalla FDA sui farmaci, ma anche per la serrata campagna che ultimamente il Governo degli Stati Uniti ha fatto sulla trasparenza della loro promozione. Del resto è anche giusto, visto il ruolo e soprattutto l’efficienza che ha la sanità negli States.
Il colosso di origini europee
Il titolo sotto la lente è Merck & Co. (NYSE:MRK), un colosso farmaceutico del New Jersey. Le sue radici sono europee, poiché nata nel 1891 come sussidiaria americana della tedesca Merck KGaA. Sia per capitale che per fatturato è considerata tra le prime 5 aziende farmaceutiche al mondo.
È molto attiva su vari fronti, compreso quello del no-profit con la Fondazione Merck. È anche autore del Manuale Merck di diagnosi e terapia, una pubblicazione molto importante per gli addetti ai lavori nel settore farmaceutico medicale. Nella sua storia non sono mancate le dispute legali e nel 2011 è stata costretta a pagare una multa di quasi un miliardo di dollari per occultamento di dati importanti su un farmaco.
Al momento Merck & Co. è un titolo azionario pronto a battere un suo personale record storico
Il 29 novembre del 2000, in piena bolla DotCom, l’azienda del New Jersey toccò quota 94.88$. Sono passati quasi 20 anni e il titolo ora si trova in area 89.53, chiusura di venerdi 10 gennaio.
Riuscirà nell’intento? A giudicare dalle performance degli ultimi 10 anni sembrerebbe di si, anche perché basterebbe un misero 6% di guadagno. Ma cerchiamo di comprendere i fattori positivi a suo favore in modo sintetico.
- Il titolo Merck & Co. risulta fortemente sottovalutato del 70% grazie al suo fair value (127.45$) nettamente superiore al suo ultimo prezzo di chiusura.
- Gli utili sono cresciuti del 178,3% nell’ultimo anno ed è prevista una crescita dell’8,98% all’anno
- Il dividendo è affidabile, con un buon rendimento annuo del 2,73%