Domanda. Cosa hanno in comune titoli azionari come Be, Cellularline, Datalogic, Doxee, Digital Value, EEMS, ELES, Esprinet, Eurotech, Exprivia, Fullsix, Gefran, Indel, It Way, Piteco, Powersoft, Reply, Sesa, Stmicroelectronics, Tas, Techedge, Tiscali, Txt e Wilt? La risposta è facile: sono tutti titoli del settore tech in Borsa Italiana. Esiste un titolo azionario di valore in questo settore, chiaramente sottovalutato, in Italia?
Innanzitutto, perché diciamo che il settore sia sottovalutato, ed in che senso? Beh, leggete forse titoli come Google, Facebook, Snap, Pinterest, Amazon, Twitter, Square, Ebay tra quei nomi? E non lo diciamo per esterofilia, sia ben chiaro, ma per oggettività. In secondo luogo, rileggete quei titoli azionari. Quanti ne conoscete bene? Di quanti sentite parlare, se non spesso, almeno di tanto in tanto? Stmicroelectronics e Tiscali, sicuramente. E poi? Forse (ma forse) Fullsix, It Way, Tas e Txt. Magari Exprivia e Cellularline… Certamente, a parte i primi due (ed un tempo, non certo oggi), nessuno di questi titoli è ben conosciuto al grande pubblico. Nessun retailer si sentirà mai suggerire oltre il 90% di queste azioni, anche se lavorasse solo con singoli titoli azionari. Da qui la sottovalutazione
Ma c’è del valore, in questo settore?
Certamente sì. Vediamo perché. Innanzitutto, su qualunque arco temporale si vada a vedere il settore comparato col FTSE MIB, questo ha fatto meglio. Nel senso che ha perso meno durante la caduta dei mercati ed ha recuperato di più durante la risalita attualmente in corso. Poi, la vendita indiscriminata e l’alta volatilità hanno penalizzato praticamente tutti i titoli. Quindi, molti di questi si trovano con prezzi a sconto sul valore reale della società. In base a queste metriche di sconto ed al P/E, cioè al rapporto prezzo/utile, c’è non uno, ma più titoli sottovalutati in rapporto al loro reale valore.
Un titolo azionario di valore in un settore sottovalutato in Italia
Ma quali sono questi titoli azionari. Eccoli: Datalogic, Cellularline, Indel e ELES. E il “migliore” sarebbe Indel (MIL:INDB), nello specifico. Queste sono azioni con buoni fondamentali, e realmente a sconto a fronte dei parametri di analisi evidenziati prima. Attenzione però. Che un’azienda sia a sconto non vuol dire che debba essere acquistata per forza. Comprare un titolo azionario solo perché è caduto parecchio rispetto al mercato è essenzialmente sbagliato, e non poco. Noi abbiamo aggiunto un’analisi chiaramente più approfondita, basata invece su fattori fondamentali, oltre che tecnici. E ricordatevi ancora che un qualunque acquisto effettuato in questo periodo deve tenere conto di due cose 1) dovete concordarlo con il vostro consulente d’investimento. MAI fare da soli 2) deve avere un’ottica di lungo periodo, almeno 36-60 mesi, ed anche di più.