Vi è ancora un alone di mistero sulla rocambolesca fuga di Carlos Ghosn, l’ex AD di Nissan (TSE:7201) del 30 dicembre 2019. Altra notizia che ha destato perplessità è “la profezia” di Ghosn, ovvero il fallimento entro 2 o 3 anni della casa giapponese.
Infatti, sono sotto gli occhi di tutti le difficoltà della Nissan a causa del calo delle vendite in Europa e in Cina, problemi che l’ex AD ha spesso sostenuto durante le sue ultime dichiarazioni.
Fondata a Yokohama nel 1933, oggi fa parte dell’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi, il quarto più grande gruppo automobilistico al mondo.
Segnali positivi
Ottima prospettiva di crescita degli utili netti (31,6% vs 7,7%) nonostante siano previsti ricavi leggermente superiori alla media dei suoi concorrenti (2,3% vs 2,2%).
La società dal punto di vista della Posizione Finanziaria Netta è considerata solida, infatti gli asset societari di breve termine coprono sia i debiti finanziari di breve che quelli di lungo termine.
Inoltre gli asset di breve sono 1.4 volte superiori ai debiti aziendali.
Da 4 anni detiene un dividend yield tra i più alti del settore (6,4% vs 3,3%)
Segnali negativi
Quello che fa di Nissan un titolo azionario da evitare è soprattutto a causa di numerosi segnali fortemente negativi.
Con un prezzo attuale a 631,5Y è quotato al di sopra della stima del fair value a 615,32Y con la conseguente sopravvalutazione del 2,5%.
Il Price To Earnings non porta buone notizie poiché mostra un valore superiore rispetto i suoi concorrenti (17,6x vs 11,3x).
L’ultimo anno è stato fortemente negativo, registrando un crollo dell’80,7% degli utili rispetto allo stesso periodo precedente, con un ROE molto al di sotto della media del settore (2,9% vs 9,6%).
Aumento negli ultimi 5 anni del debt to equity dal 123,2% al 139,7%, non coperto dal flusso di cassa operativo.
È previsto una forte diminuzione del dividendo portandolo dal 6,4% al 4,5%, un valore comunque superiore alla media.
Analisi e previsioni del titolo azionario da evitare
Da fine 2015 il titolo, ora a quota 616Y, in piena tendenza ribassista.
È ben visibile dal grafico seguente il crollo quasi verticale del titolo, che punta al minimo storico in area 269Y.
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